Italia e Estero

Da mezzanotte il seggiolino anti-abbandono è obbligatorio

Prevista una sanzione tra 81 e 326 euro e la decurtazione di 5 punti della patente
Obbligatorio per i bambini sotto i 4 anni
Obbligatorio per i bambini sotto i 4 anni
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Entra in vigore a mezzanotte, vale a dire allo scoccare del 7 novembre, l'obbligo - per chi trasporta minori di 4 anni - ad installare dispositivi per prevenire l'abbandono di bambini nei veicoli chiusi. Lo ha fatto sapere l'Asaps, Associazione sostenitori Polstrada, spiegando che il ministero dell'Interno ha divulgato oggi la Circolare esplicativa della Direzione Centrale delle Specialità per attuare il decreto del Mit relativo al Regolamento sull'art.172 del nuovo Codice della strada.

Il decreto, spiega l'Asaps, prevede che i dispositivi «dovranno attivarsi automaticamente e dovranno essere dotati di un allarme in grado di avvisare il conducente della presenza del bambino nel veicolo attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all'interno o all'esterno del veicolo (potranno essere dotati anche di un sistema di comunicazione automatico per l'invio di messaggi o chiamate)».

Il Decreto del ministero dei Trasporti ha stabilito anche le caratteristiche tecniche di questi dispositivi «che potranno essere integrati all'origine nel seggiolino, oppure una dotazione di base o un accessorio del veicolo, ricompreso nel fascicolo di omologazione dello stesso oppure un sistema indipendente dal seggiolino e dal veicolo».

Chi non si doterà di questi dispositivi incorrerà nelle violazioni previste dall'articolo 172 del Codice della Strada, con sanzione amministrativa da 81 a 326 euro (pagamento entro cinque giorni 56,70 euro) e la decurtazione di 5 punti dalla patente. «L'Asaps - commenta il presidente Giordano Biserni - auspicava un margine di tempo maggiore interpretando la legge in modo più favorevole e con la concessione dei 120 giorni inizialmente previsti, così non è stato. Pertanto genitori, nonni e accompagnatori affrettatevi!».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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