Italia e Estero

Crisi istituzionale, M5S chiede l'impeachment per Mattarella

Lo invoca Di Maio, concorde la Meloni. Salvini glissa, Berlusconi bolla le parole come irresponsabili
La porta della Loggia d'Onore durante le consultazioni al Quirinale - Foto Ansa/Riccardo Antimiani
La porta della Loggia d'Onore durante le consultazioni al Quirinale - Foto Ansa/Riccardo Antimiani
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«L'establishment, che tremava, non ci voleva al Governo. Mattarella si è reso complice di questo establishment. Io voglio tornare a votare ma se decidono le agenzie di rating allora si abbia coraggio di togliere il diritto di voto. È tutto inutile in questo modo. Portando con responsabilità la crisi in Parlamento si toglie spazio a qualsiasi azione fuori Parlamento. Saremo sempre più forti. Non ho tradito io la Costituzione, l'ha tradita qualcun altro». Luigi Di Maio, leader pentastellato e ministro in pectore del mancato governo giallo-verde che lui stesso aveva cercato di formare, commenta così intervenendo a Fiuggi davanti a centinaia di militanti grillini.

E lo fa dopo aver invocato addirittura l'impeachment per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di cui afferma di essere stato grande estimatore ma che ritiene essere andato oltre le previsioni costituzionali per il suo potere.

Dopo 84 giorni di stallo e di tentativi infruttuosi di dare un governo al Paese, l'impasse politica rischia di trasformarsi un una crisi istituzionale senza precedenti. Il no del Quirinale all'impuntatura di Lega e M5s sul nome dell'economista sardo Paolo Savona scatena l'ira di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. E verso il Capo dello Stato si materializza la possibilità dell'accusa peggiore: quella di impeachment, la messa in stato d'Accusa del Presidente per alto tradimento. Accusa che ventila il M5s e su cui anche Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni concorda. E mentre Salvini glissa sull'ipotesi che i 5 Stelle vogliono invece portare in Parlamento, arriva la presa di distanze di Silvio Berlusconi: parole «irresponsabili» taglia corto.

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