«Covid, sarà un Natale libero». Il Governo valuta nuove misure
Salgono i contagi, ma ricoveri e terapie intensive sono al momento sotto controllo, mentre le terze dosi del vaccino anti-Covid hanno quasi raggiunto quota 3 milioni. «Sarà un Natale libero», rassicura il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, pensando alle festività «in rosso» dello scorso anno. Sulla stessa linea il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio che si dice «preoccupato» per l'andamento del virus ma sottolinea l'impegno del Governo: «Faremo tutto quello che serve per lasciare aperto il Paese». E a dare fiducia all'Esecutivo è anche il buon andamento del weekend di manifestazioni «no green pass», svoltesi senza tensioni con l'esordio delle nuove regole sulla concessione delle piazze varate con la direttiva del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese.
Tra gli scienziati ferve il dibattito sul rafforzamento delle misure. L'immunologo Guido Rasi, consulente del commissario Francesco Figliuolo, si è detto favorevole all'adozione di misure più drastiche, come l'obbligatorietà del vaccino e l'esclusione della possibilità di ottenere il Green Pass attraverso il tampone: «Così un 30% di positivi sfugge», avverte. Altro esperto, Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza propone di togliere il certificato verde a chi rifiuta la dose booster.
Il Governo, per ora, frena. Una valutazione sulla possibilità di introdurre interventi restrittivi si farà all'inizio di dicembre, con in mano i dati aggiornati su curva dei contagi ed andamento dei ricoveri. La scommessa è quella di accelerare sulle terze dosi per arginare l'avanzata della quarta ondata che in altri Paesi europei sta facendo molti più danni inducendo l'Austria, ad esempio, a disporre da domani il lockdown per i non vaccinati.
In Italia piuttosto si pensa alla vaccinazione dei più piccoli: «Aspettiamo il pronunciamento di Ema per la vaccinazione tra i 5 e gli 11 anni, appena sarà ufficiale, con Aifa, daremo un'indicazione a procedere per questo tipo di vaccinazione. Accompagneremo la decisione con il dialogo verso le famiglie e inizieremo quest'altro pezzetto di campagna nel nostro Paese. Se abbiamo indicazioni da Ema e Aifa a proteggere i più piccoli, abbiamo l'obbligo morale di farlo». A dirlo il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite in serata a «Che Tempo Che Fa» su Rai3.
In Italia la situazione appare sotto controllo. Terapie intensive e ricoveri ordinari sono lontani dalle soglie di allarme. Ma anche qui la diffusione del Covid è in espansione. Il monitoraggio quotidiano registra 36 vittime e 7.569 nuovi positivi nelle ultime 24 ore: lo stesso giorno dello scorso anno erano stati rispettivamente 544 e 37.255. Complessivamente le persone attualmente contagiate sono salite a 119.230, con un incremento di 4.118 nelle ultime 24 ore.In terapia intensiva ci sono 458 pazienti contro i 3.306 di un anno fa. Il confronto con la situazione del novembre 2020 fa capire come l'ipotesi di nuovi lockdown, coprifuoco e zone rosse come quelle che hanno caratterizzato le passate festività natalizie sembra remota. Più praticabile la via di un accorciamento della validità del Green Pass, ora a 12 mesi sia per guariti che vaccinati. Risale allo scorso agosto il parere del Cts che alzò la scadenza del certificato che fino ad allora era di 6 mesi per i primi e di 9 per i secondi. Gli scienziati valutarono allora che ci fossero le condizioni per estendere la durata del pass, ripromettendosi tuttavia di rivedere la posizione «qualora - si legge nel verbale della riunione del 27 agosto - emergano nuovi dati o siano pubblicati studi scientifici che orientino verso diversa conclusione».
Ed in effetti gli studi sono ora concordi nell'indicare un calo consistente della protezione a partire da sei mesi dal vaccino. Il Governo potrebbe dunque chiedere un nuovo parere agli scienziati, ma se ne parlerà comunque a dicembre. Di Maio sottolinea come il Green Pass fosse «l'unico strumento che avevamo per non fermare di nuovo l'economia. Siamo
all'86% di italiani che hanno avuto almeno una dose di vaccino, gli altri Paesi europei stanno più indietro e per questo ora stanno introducendo misure drastiche».
Intanto, si spinge sulle terze dosi che per ora sono state somministrate al 5% degli italiani. A giorni il booster sarà obbligatorio per sanitari e personale della sanità - il Consiglio dei ministri potrebbe essere già questa settimana - mentre dall'1 dicembre potranno ricorrervi anche gli over 40. Ma, avverte il sottosegretario Sileri, «è probabile che nel tempo anche le persone sotto i 40 anni debbano fare la terza dose». E per sensibilizzare gli indecisi da oggi un nuovo spot della presidenza del Consiglio, in onda sulle reti Rai, invita gli italiani a vaccinarsi.
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