Covid, riaperture: Gimbe mette in guardia, apertura del Governo
«Bisogna tener presente che se gli effetti di un'Italia rosso-arancione si protrarranno per almeno 3 settimane, il progressivo ritorno al giallo determinerà una risalita della curva epidemica anche se mitigata dalla ridotta probabilità di contagio all'aperto per l'aumento delle temperature». È quanto sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe in merito alle ipotesi di riaperture in vista dell'estate.
«Inoltre in tempi brevi non esiste alcuna possibilità di ridurre i contagi a 50 per 100.000 abitanti al fine di riprendere il tracciamento». La progressione della campagna vaccinale permetterà di mettere in sicurezza, auspicabilmente prima dell'estate, over 70 e fragili con notevole impatto su ospedalizzazioni e decessi, ma non sulla circolazione del virus. «Ecco perché - conclude - è fondamentale inserire specifici target di copertura vaccinale per le categorie a rischio».
Questo nel giorno in cui si riuniscono le Regioni per approvare le linee guida messe a punto dai tecnici dei territori per definire le riaperture delle prossime settimane. All'ordine del giorno anche il riparto del fondo sanitario e del fondo per la montagna. Nel pomeriggio è in programma la Stato Regioni e una serie di incontri con i ministri sul Recovery plan.
«Se i dati dei contagi continuano a essere questi è possibile pensare, già dalla prossima settimana, a un programma di riaperture prudenziale e ragionevole. Credo si possa ricominciare ad aprire alcune attività rispettando le regole della sicurezza» ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell'audizione nelle commissioni riunite Attività Produttive di Camera e Senato.
Sulle riaperture è intervenuto anche il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando: «un conto è chiedere di definire percorsi che diano certezze agli operatori, un conto è sparare date a caso. Il nostro compito è preparare le aperture e non annunciarle. Lavorare per arrivare con tempi certi ad un progressivo allentamento, in linea con il miglioramento dei dati e l'andamento dei vaccini»; un processo «da gestire con attenzione e gradualità»..
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