Covid: nuovo taglio di AstraZeneca, l'Ue valuta contromisure
AstraZeneca taglia ancora le forniture e Bruxelles valuta «tutte le possibili misure da prendere» nei confronti dell'azienda «lontana dalle dosi che avrebbe dovuto distribuire».
Cinque leader europei - di Austria, Repubblica Ceca, Slovenia, Bulgaria e Lettonia - hanno chiesto al presidente del Consiglio Ue, Charles Michel e alla presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, la convocazione di un vertice per discutere delle «grosse disparità» nella distribuzione dei vaccini.
«AstraZeneca è lontana dalle dosi che avrebbe dovuto distribuire. Non crediamo che stia facendo di tutto» per onorare i suoi impegni e quindi «analizziamo tutte le possibili misure da prendere». Così una fonte Ue all'Ansa dopo l'annuncio ufficiale di nuovi tagli da parte del colosso farmaceutico anglo-svedese.
Le difficoltà di AstraZeneca di accelerare le forniture di vaccini all'Unione Europea sono in parte legate a uno dei suoi impianti di produzione europei che non ha ancora consegnato neanche una dose a sei mesi dalla firma del contratto. Si tratta dell'impianto olandese gestito da Halix che non ha ancora ricevuto il via libera dell'Ue a rifornire il Vecchio Continente pur essendo è citato nell'accordo siglato da AstraZeneca e la Commissione Europea in agosto. Lo riporta il Financial Times, secondo il quale «il mistero dell'impianto» solleva domande sulla gestione di AstraZeneca del suo contratto con l'Europa e sulla supervisione europea.
Dall'Ema, Marco Cavalieri rassicura: il vaccino AstraZeneca «risulta sicuro e efficace».
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