Covid, la variante Delta fa paura all'Europa: ecco le restrizioni
La variante Delta è pronta a rovinare le vacanze dei turisti europei, in un'estate all'insegna di una nuova ondata di contagi e di nuove restrizioni per frenare l'avanzata delle infezioni, che mettono a forte rischio la stagione, vitale per l'economia di molti Paesi. E dopo la Catalogna, a reintrodurre il coprifuoco di fronte alla preoccupante impennata di casi è l'isola greca di Mykonos, gettonatissima destinazione turistica e meta del divertimento.
La Francia stringe sugli ingressi di visitatori da sei Paesi dell'Unione europea, che dovranno presentare un test Covid negativo effettuato nelle ultime 24 ore, mentre migliaia di persone sono scese in piazza a Parigi e in altre città per protestare contro le misure annunciate nei giorni scorsi dal presidente Macron, accusato di portare avanti una «dittatura sanitaria» promuovendo vaccini e pass per ristoranti, caffé, aerei e treni. E in Regno Unito, dove la Delta spinge i contagi a colpi di decine di migliaia di nuovi positivi - oggi sono stati oltre 54 mila, un record da gennaio - il governo ha deciso di mantenere la quarantena per i britannici che rientrano dalla Francia, anche se vaccinati, a causa della «persistente presenza» di casi della variante Beta, quella identificata per la prima volta in Sud Africa. Oltre al divieto di circolazione notturna tra l'una e le sei del mattino, a Mykonos le autorità greche hanno deciso il divieto di mettere musica per bar, club e ristoranti.
Le nuove regole saranno in vigore fino al 26 luglio, mentre la Grecia vive un'impennata di casi soprattutto per la Delta. Venerdì si contavano 2.700 nuove infezioni nel Paese, tre settimane fa erano meno di 400. Sull'ingresso dei turisti stranieri in Francia, dall'Eliseo arrivano nuove misure per i visitatori da Regno Unito, Spagna, Portogallo, Cipro, Grecia e Olanda, che da lunedì dovranno arrivare con un test Covid negativo effettuato nelle ultime 24 ore. La misura giunge a pochi giorni dalla nuova politica annunciata dal presidente Emmanuel Macron per spingere la popolazione a vaccinarsi, con il pass sanitario obbligatorio per entrare in ristoranti, caffè e per i trasporti di lunga percorrenza come treni e aerei. Le misure hanno portato migliaia di francesi a scendere in piazza a Parigi, al grido di «Libertà», «No alla dittatura sanitaria» e «Macron dimissioni».
In Regno Unito, anche il ministro della Salute, Sajid Javid, è risultato positivo con sintomi leggeri, colpito dall'ondata di contagi che sta sferzando il Paese. Ma Boris Johnson tira dritto con le riaperture a partire dal 19 luglio, «il giorno della libertà» che prevede il via libera ad attività come i locali notturni, l'allentamento di ciò che rimane delle limitazioni per cinema, teatri, eventi pubblici, matrimoni o funerali e la fine di un vincolo legale sull'uso della mascherina al coperto o sul distanziamento.
Da lunedì i residenti del Regno Unito che rientreranno dagli oltre 100 Paesi - Italia inclusa - della cosiddetta lista ambra non dovranno più essere messi in quarantena, ma Downing Street ha annunciato che questa apertura non si applicherà a chi torna dalla Francia, a seguito della presenza oltremanica di casi della variante Beta. In base alla nuova regola, i britannici che sono stati in Francia nei 10 giorni precedenti, dovranno restare in quarantena per dieci giorni all'arrivo in Inghilterra.
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