Italia e Estero

Covid, Gimbe: «Meno casi settimanali, è la prima volta da giugno»

Questo va di passo con un'ulteriore frenata negli ospedali, dove si rileva un lieve aumento solo dell'1,3% di ricoveri in area medica con sintomi
Bagnanti sulla spiaggia di Mondello, giungo 2021 - Foto Igor Petyx
Bagnanti sulla spiaggia di Mondello, giungo 2021 - Foto Igor Petyx
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Dall'1 al 7 settembre, rispetto alla settimana precedente, si registra, dopo 9 settimane di aumento, una diminuzione del 12,5% dei nuovi casi di Covid (39.511 rispetto a 45.134) e scendono anche i casi attualmente positivi (133.787 rispetto a 137.925). Questo va di passo con un'ulteriore frenata negli ospedali, dove si rileva un lieve aumento solo dell'1,3% di ricoveri in area medica con sintomi (4.307 rispetto a 4.252) e del 3,5% dei ricoveri in terapie intensive (563 rispetto 544). Lo evidenzia il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe.

«Per la prima volta da fine giugno diminuiscono i nuovi casi settimanali - dichiara Nino Cartabellotta, presidente Gimbe - sia come numeri assoluti che come media dei casi giornalieri che si attesta a 5.644».

In 7 Province si contano oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Siracusa (231), Messina (189), Ragusa (170), Trapani (170), Catania (165), Prato (164) e Caltanissetta (159). In aumento i decessi: sono 417 di cui però 82 relativi a periodi precedenti.

«Sul fronte ospedaliero - afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari del Gimbe - frena ulteriormente l'incremento dei posti letto destinati a pazienti Covid: rispetto alla settimana precedente crescono solo dell'1,3% in area medica e del 3,5% in terapia intensiva». A livello nazionale, secondo il monitoraggio dell'Agenzia Nazionale per i servizi sanitari nazionali (Agenas), conclude Gili, «il tasso di occupazione rimane basso (7% in area medica e 6% in area critica), seppure con notevoli differenze regionali».

Le prime dosi di vaccino anti Covid somministrate settimanalmente sono stabili mentre «aumentano scorte in frigo», ora pari a «9,6 milioni». All'8 settembre risultano consegnate complessivamente 89.721.203 dosi di vaccino anti Covid nel nostro Paese e aumenta nell'ultima settimana il numero di somministrazioni (1.934.230), ma la media giornaliera è scesa intorno a 256mila. «Nonostante l'accelerazione delle forniture - commenta il presidente Gimbe Nino Cartabellotta - da tre settimane il numero di prime dosi è di fatto stabile intorno a 720-750mila, segno della difficoltà di convincere gli indecisi».

In particolare, si legge, il 73,2% della popolazione (43,3 milioni) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+762.552 rispetto alla settimana precedente) e il 65,9% (39 milioni) ha completato il ciclo vaccinale (+1.189.855).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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