Aumentano i contagi da Covid -19 e tornano le limitazioni in molti Stati europei e del mondo. Dal ritorno al lockdown fino a misure più lievi come l'estensione dell'obbligo di Green Pass, i Paesi si stanno attrezzando a fronteggiare quella che a tutti gli effetti si può definire una quarta ondata della pandemia.
Diversi Stati, tra cui l'Italia, accelerano con la somministrazione delle terze dosi (booster) dei vaccini, allargando la platea delle persone che possono riceverla. Nel nostro Paese, inoltre, si è aperta anche la discussione sull'eventualità di estendere la certificazione verde dai 9 mesi attuali ad un anno.
Nel frattempo lo scenario internazionale vede le singole realtà prendere provvedimenti più o meno severi in base alla criticità del numero dei casi: dagli Stati Uniti che riaprono le loro frontiere alla Cina che punta ad una strategia «contagi zero», vediamoli nel dettaglio.
Austria
Due camerieri dell'Hotel Sacher di Vienna indossano la mascherina - © Foto EPA/Christian Bruna
È lo stesso direttore regionale dell'
Organizzazione mondiale della sanità, Hans Kluge, ad affermarlo:
l'Europa ha davanti a sé un inverno duro dovuto all'aumento di contagio, sottolineando l'importanza di intensificare la campagna vaccinale. In Austria, ad esempio, i non vaccinati saranno oggetto di un
lockdown selettivo, voluto dal Governo in seguito alle quasi 10mila nuove infezioni che si sono registrate nello scorso weekend. Si tratta di un obbligo vaccinale de facto poichè a coloro che non sono ancora immunizzati sarà di fatto vietato entrare ristoranti e nei bar, aver accesso ai servizi quali parrucchiere, estetiste. La stessa regola vale anche per gli eventi culturali e sportivi con 25 o più persone, nonché per gli impianti di risalita sciistici.
Olanda
Obbligo di mascherina anche all'università in Olanda- © Foto Epa/ Jeroen Jumelet
Nuove misure anche nei Paesi Bassi dove torna il
distanziamento sociale (un metro e mezzo) e
l'obbligo di indossare la mascherina nei musei,nei negozi e nelle stazioni ferroviarie. Anche il Green pass sarà necessario per accedere a questi spazi - a differenza di quanto fatto finora, dove veniva richiesto solo nei ristoranti al chiuso - e non solo: si aggiungono palestre, piscine, parchi divertimento e terrazze all'aperto.
Il governo non esclude ulteriori restrizioni. In vista di questa eventualità, nella giornata di lunedì 8 novembre, migliaia di persone sono tornate a protestare in strada.
Germania
Un hub per tamponi e vaccini a Berlino - © Foto EPA/ Filip Singer
Aumentano i casi anche in Germania, dove Angela Merkel, nelle ultime settimane del suo mandato, è costretta a ricorrere a nuove misure restrittive. Nelle
ultime 24 ore sono quasi 40mila i nuovi casi che si sono registrati, con una forte incidenza nelle regioni della
Baviera e della
Sassonia, portando all'introduzione di ulteriori limitazioni. Le limitazioni, che presto Berlino vorrebbe rendere uniformi a tutti i Lander tedeschi, riguardano una sostanziale distinzioni tra vaccinati e non: solo chi sarà immunizzato o guarito potrà accedere ai luoghi pubblici. A ciò si aggiunge il fatto che
chi non è vaccinato non avrà più diritto ad effettuare gratuitamente tamponi.
Inghilterra
Un hub vaccinale a Londra. - © Foto EPA/ Andy Rain
La situazione anche in Inghilterra è tutt'altro che rosea. Il primo ministro
Boris Johnson aveva deciso, poche settimane fa, di
non optare per un'introduzione di ulteriori misure restrittive, come chiesto dal partito dei Labour e dalla comunità medico scientifica. Il governo inglese ha deciso, invece, di puntare su una
forte spinta alla vaccinazione di massa, con la somministrazione della terza dose (booster), anticipando la distanza tra questa e la seconda dose dai 6 ai 5 mesi finora previsti.
Downing street, secondo il Guardian, starebbe valutando l'introduzione di nuove regole per gli spostamenti all'estero: per coloro che rifiutano di sottoporsi alla terza dose sarebbe prevista una quarentena e un tampone qualora decidessero di partire in aereo.
Cina
Due persone camminano per strada a Pechino indossando la mascherina. - © Foto Epa/ Wu Hong
Per
contrastare i focolai di Covid, la Cina continua a portare avanti una strategia volta all'ottenimento dei
«contagi zero». Pechino ha infatti dimezzato i voli, dopo che in tutto il Paese si sono registrati piccoli cluster locali. Continua quindi l'isolamento della Cina, anche in vista delle Olimpiadi invernali che si terranno tra poco meno di 100 giorni. L'ultima novità è l'introduzione del concetto di
contatto a rischio: se il segnale del telefono si trova in un'area entro gli 800 metri di distanza da un positivo, basta essere stati in quella zona per 10 minuti per diventare automaticamente un contatto a rischio.
Stati Uniti
Un hub vaccinale a New York - © Foto EPA/Justin Lane
In un'America che ha riaperto le frontiere questa settimana, sono pochi i provvedimenti restrittivi presi a livello nazionale. In vari Stati, però, sono entrate in vigore regole severe per i non vaccinati: in California non possono entrare in molti esercizi, dai locali ai negozi, e nello Stato di New York è necessario esibire la certificazione di avvenuta vaccinazione per entrarein musei, ristoranti, palestre e teatri.
Singapore
Un ragazzo con indosso una mascherina a Singapore - © Foto EPA/Wallace Woon
Ha fatto scalpore la decisione del governo di Singapore di
non coprire più le spese mediche ai non vaccinati, che dovranno pagarsi le cure a partire dal prossimo 8 dicembre. Questa misura entrerà in vigore per mandare un segnale ai no - vax che costuiscono una maggioranza considerevole di coloro che richiedono cure ospedaliere intensive, aumentando la pressione sulle risorse sanitarie.
Russia
Due persone indossano la mascherina a Mosca.
La situazione a Mosca si aggrava, nonostante il premier Putin avesse indetto quello che sembrava a tutti gli effetti un lockdown , chiudendo per nove giorni i posti di lavoro non essenziali, dal 30 ottobre al 7 novembre. Pochi giorni fa sono stati più di mille i decessi registrati in 24 ore. In generale, tutte le misure restrittive vengono prese a livello locale a cui Putin ha dato carta bianca. Per esempio, a San Pietroburgo il governatore ha decretato che tutti gli over 60 della città dovranno vaccinarsi. Una misura che sembra inevitabile in un Paese dove solo il 34% della popolazione risulta immunizato.