Covid: 700 mila morti nel mondo, preoccupa la Spagna
Oltre 700 mila morti nel mondo, uno ogni 15 secondi solo nelle ultime settimane. 18.585.774 contagi in 210 Paesi e territori. L'avanzata del coronavirus sembra inarrestabile nella sua corsa ai record negativi.
La Spagna colleziona il dato peggiore con il più alto numero di nuovi contagi dalla revoca del lockdown a giugno: in 24 ore sono stati almeno 1.772. Gli Stati Uniti, riferisce la Johns Hopkins University, hanno 1.302 nuovi decessi nelle ultime 24 ore. Il totale delle vittime nel Paese più colpito al mondo dalla pandemia sale così a quasi 157 mila e New York, nel tentativo di difendersi, adotta una misura estrema. La città è pronta a installare check point all'ingresso per controllare chi arriva e informare i viaggiatori che vengono da 34 stati Usa dell'obbligo della quarantena di 14 giorni. I posti di blocco saranno piazzati soprattutto all'ingresso dei ponti e dei tunnel che portano all'isola di Manhattan.
Quasi un milione di casi in Africa, il Brasile supera i 2,8 milioni di contagi, situazione fuori controllo in Messico che in 24 ore ha registrato 6.148 nuovi malati e 857 decessi. Nel bollettino di guerra entra anche l'Australia che ha vissuto il suo giorno più nero con 725 infezioni in 24 ore solo nello stato di Victoria. L' Asia centrale è arrivata a 175.943 malati. La conta è infinita e la malattia trasversale, anzi, simmetrica. Miete vittime in Iran (185 in 24 ore e 2.697 nuove infezioni) e in Israele (1.692 malati in 24 ore e un totale di 564 vittime).
La paura non risparmia l'Europa dove la seconda ondata è una realtà e nuovi parziali lockdown si moltiplicano. La Svizzera, a partire da sabato, imporrà una quarantena di 10 giorni per chiunque arrivi dalla Spagna. La Grecia conta il più alto numero di casi dal 22 aprile: 121. Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis avverte che nel suo Paese c'è troppa «noncuranza» nel rispetto delle misure anti-Covid, che ha portato ad un «aumento significativo» dei casi negli ultimi giorni. In Romania si mantiene alta la curva dei contagi. I dati relativi alle 24 ore parlano di 1.309 nuovi casi, confermando il pessimo trend delle ultime settimane che fa del Paese balcanico uno dei maggiori focolai d'Europa.
Ad Aberdeen, in Scozia, nuove restrizioni sono state imposte per arginare il diffondersi dell'epidemia. Pub e ristoranti hanno ricevuto l'ordine di chiudere e ai potenziali visitatori si chiede di stare lontani dalla città. Oltre 200 dipendenti di un mattatoio a Staden, nel nord-est del Belgio, sono stati posti in quarantena per la scoperta di una serie di casi di Covid. «La pandemia sta continuando a causare ferite profonde, smascherando le nostre vulnerabilità».
A ricordare che dietro la girandola dei numeri c'è una tragedia umana planetaria interviene il papa. «Molti sono i defunti, moltissimi i malati, in tutti i continenti. Tante persone e tante famiglie vivono un tempo di incertezza, a causa dei problemi socio-economici, che colpiscono specialmente i più poveri», ha detto Francesco all'udienza generale ancora senza fedeli e trasmessa in streaming dalla Biblioteca del Palazzo apostolico.
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