Italia e Estero

Cosa fare se si sospetta di essere contagiati da coronavirus

Quali sono i sintomi, chi chiamare, quali precauzioni per prevenire la diffusione del virus e come comportarsi in casa
Le indicazioni del ministero della Salute per la prevenzione
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In questo momento di grave emergenza sanitaria, in cui è fondamentale non abbassare la guardia, cerchiamo di fare chiarezza su alcune questioni. Prima fra tutte, cosa fare se si sospetta di essere contagiati da coronavirus.

I sintomi
Innanzitutto, è bene capire quali sono i sintomi per ora conosciuti dell'infezione da Sars-CoV-2. Secondo quanto riporta il vademecum stilato dal ministero della Salute, i segnali di allarme sono febbre e disturbi simil-influenzali come tosse, mal di gola, respiro corto, dolore ai muscoli e stanchezza. Gli esperti raccomandano di fare particolare attenzione alla cosiddetta fame d'aria, ovvero l'impossibilità di riempire i polmoni. Può capitare di sentirsi molto spossati compiendo gesti che di solito non danno problemi, come fare le scale. Secondo qualcuno, anche gusto e olfatto subirebbero delle alterazioni.

Chi chiamare
Se si registrano i sintomi di una possibile infezione da coronavirus, non si deve assolutamente andare al pronto soccorso, ma è necessario rivolgersi telefonicamente al medico di famiglia. Sarà lui infatti, attraverso un preciso questionario, a effettuare un primo triage e a fornire le indicazioni sul da farsi. Si tratta di una serie di domande molto precise, che aiutano a distinguere il Covid-19 da una normale sindrome influenzale. In caso l'allerta scattasse di notte, bisogna rivolgersi al medico di guardia. Sono inoltre a disposizione il numero 1500 del ministero della Salute e i numeri verdi attivati dalle Regioni (in Lombardia è 800.89.45.45).

Come comportarsi in casa
Premesso che le raccomandazioni per la prevenzione si applicano in ogni caso, anche in assenza di sintomi, si ricorda che anche in casa vanno mantenute le distanze tra le persone (almeno un metro) e si devono osservare le regole fondamentali di igiene personale e degli ambienti. Nello specifico, va dedicata una cura particolare alla pulizia delle mani, si deve tossire e starnutire nel gomito, i fazzoletti di carta vanno usati una volta sola e poi gettati in un sacchetto chiuso da smaltire nell'indifferenziato. Tutte le superfici, soprattutto maniglie, piani d'appoggio, bagni e scrivanie, sono da mantenere disinfettate con alcol e prodotti per la sanificazione a base di cloro. Lenzuola e asciugamani vanno lavati in lavatrice a 60-90°.

I dispositivi di protezione individuali
Se è necessario uscire di casa, per i comprovati motivi di urgenza indicati dalle normative, bisogna attrezzarsi di guanti monouso e mascherina, soprattutto se si va a fare la spesa al supermercato e in altri luoghi affollati, dove si raccomanda di mantenere le distanze da tutte le altre persone. Ogni volta che si torna a casa, è importante lavarsi subito le mani appena rientrati e anche dopo aver sistemato gli acquisti.

Saturimetri e app
Oltre a provarsi la febbre, può essere utile misurare l'ossigenazione del sangue attraverso un saturimetro, che è un piccolo apparecchio da applicare al dito. Attenzione però: è sconsigliato autogestirsi senza la guida di un medico, così come non va bene affidarsi esclusivamente alle app per lo smartphone che, in numero sempre crescente, sono disponibili sugli store digitali. La prima scelta dev'essere sempre, in caso di sintomi che destano apprensione, rivolgersi al medico di base.

Se ho ancora dei dubbi
Sul sito del Ministero ci sono una serie di domande e risposte che possono aiutare a capire meglio come comportarsi in questa situazione di emergenza, mettendo al sicuro la propria salute e quella di chi vive con noi. Per chi continua a lavorare, come previsto per alcune categorie di attività dal Dpcm del 22 marzo, si consiglia la lettura del protocollo di sicurezza sui luoghi di lavoro.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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