Italia e Estero

Cosa c'è nella legge di bilancio che oggi discute il Consiglio dei ministri

Alle 17 sono convocati i ministri del governo Meloni per discutere la manovra da 32 miliardi, di cui 21 in deficit per il caro energia
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Oggi alle 17 si riunirà il Consiglio dei ministri per discutere la legge di bilancio da presentare alle Camere.

La manovra si concentra soprattutto sul caro energia, a cui il governo prevede di assegnare i due terzi dei 32 miliardi previsti, vale a dire 21 miliardi (in deficit). L’approvazione del testo dovrà arrivare insieme al documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles in vista della riunione del Consiglio straordinario del 24 novembre, quando i ministri dell'Energia dei 27 Paesi Ue torneranno a riunirsi per discutere le proposte dalla Commissione europea.

Oltre ai 21 miliardi in deficit per tutelare famiglie e imprese dal caro energia, la legge di bilancio prevede diverse misure sulle quali spingono i partiti, che però dovranno fare i conti a quel punto con dieci miliardi di risorse.

Ecco più nel dettaglio le misure che saranno vagliate al Consiglio dei ministri di oggi pomeriggio.

Caro bollette

Allo studio c'è un «mix di aiuti», per coprire i primi tre mesi del 2023. Dovrebbero essere confermati lo sconto benzina, il bonus sociale ed i crediti di imposta, che però si vogliono portare dal 30 al 35% per le piccole attività commerciali. Possibile anche che salga dal 40 al 45% quello per le imprese. È allo studio anche un fondo unico di supporto al fabbisogno energetico, da gestire con aiuti selettivi. 

Pensioni

Per evitare il ritorno della legge Fornero, la soluzione ponte individuata per il 2023 è una quota 41 con il paletto di 62 anni. «Ci prendiamo un anno per pensare ad una vera riforma - spiega il sottosegretario leghista Durigon - insieme alle parti sociali». 

Reddito di cittadinanza

Sul reddito di cittadinanza si cambia, anche se la discussione è ancora in corso. L'ipotesi allo studio è di toglierlo agli occupabili (con una fase transitoria di 6 mesi), mentre sarebbe in corso in queste ore un ragionamento anche sulla possibile riduzione dell'assegno. L'aiuto resterà per i poveri, su cui si valuta una lotta ai furbetti del reddito.

Cuneo fiscale

Sul cuneo si va verso una replica del taglio di 2 punti per i redditi fino a 35mila euro (che costa 3,5 miliardi), mentre il taglio sarà incrementato di un altro punto, fino a 3 punti, per le fasce più fragili, quelle con un reddito inferiore a 20mila euro. Dovrebbe andare tutto a sostegno dei lavoratori. 

Flat tax

Sulla flat tax resta al momento confermato l'aumento della soglia (da 65 a 85mila euro) per autonomi e partite Iva, mentre sembra perdere quota l'ipotesi di introdurre anche una flat tax incrementale. Per i dipendenti invece si studia la riduzione della tassazione sui premi di produttività. 

Riduzione dell’iva

Quello dell'azzeramento o taglio dell'Iva su pane, pasta e latte è un tema ancora oggetto di valutazione. Ci sarà invece la diminuzione dell'Iva sui prodotti della prima infanzia, dice il sottosegretario alla presidenza del consiglio Giovanbattista Fazzolari (FdI). 

Tregua fiscale

Per le cartelle fino al 2015 si va verso la cancellazione di quelle sotto ai mille euro e la riduzione di sanzioni e interessi, con rateizzazione in 5 anni, per le altre. Non verrebbe proposta invece la voluntary disclosure sui capitali all'estero. 

Famiglie

È previsto l'incremento dell'assegno unico familiare (la proposta è di raddoppiare da 100 a 200 euro la maggiorazione per i nuclei con 4 o più figli e di garantire 100 euro in più per i figli gemelli) e un intervento sui congedi famigliari. Si cercano anche fondi per poter rendere strutturale il finanziamento dei centri estivi. 

Extraprofitti

La revisione allo studio prende come riferimento il regolamento Ue, misurando gli extraprofitti sugli utili e alzando l'aliquota attualmente al 25%: si ragiona su una forchetta del 30-33%, in base alla scelta che verrà fatta sull'Iva. 

Bonus tv

Possibile il rifinanziamento dei due contributi già esistenti (per tv e decoder) con altre risorse per 100 milioni. Allo studio anche altre misure per le imprese, dal rifinanziamento della «nuova Sabatini» all'ipotesi di un fondo per la tutela del made in Italy. 

Tetto al contante

Dal primo gennaio sale da 2mila a 5mila euro. Tra le ipotesi c'è anche la cedolare secca per gli affitti dei locali commerciali. 

Ponte sullo Stretto

Per poter far ripartire l'iter, viene riattivata la società Stretto di Messina, in liquidazione da 9 anni. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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