Corretto il Cura Italia: Brescia c'è, anche nel dl Liquidità
Un’azione coordinata per aiutare l’economia bresciana nella fase di emergenza per il coronavirus. Anche la politica fa la sua parte, grazie al clima di collaborazione tra maggioranza e opposizione che in queste ore stanno prendendo in esame il decreto Cura Italia al Senato e per cui sarà posta la questione di fiducia. L’obiettivo è quello di una conversione rapida tanto che la scorsa settimana forze di maggioranza e di opposizione con il benestare del Governo hanno pianificato la presentazione di un numero contingentato di emendamenti.
Per i parlamentari bresciani l’imperativo categorico era sanare l’errore dell’articolo 62 presente nel decreto originario che non comprendeva Brescia tra le province (Bergamo, Piacenza, Lodi e Cremona) in cui le imprese erano esentate dal pagamento dell’Iva fino a fine marzo. La svista era stata subito notata e il governo aveva promesso di metterci mano: così è stato.Il governo sembra aver capito bene il messaggio visto che nel nuovo decreto Liquidità varato lunedì, su pressione del sindaco Del Bono al viceministro all’economia Misiani (i due si conoscono da tempo), Brescia compare nell’articolo che proroga di altri due mesi il pagamento dell’Iva.
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