Italia e Estero

Coronavirus, le province più colpite lungo l'asse dell'A21

Lo evidenzia uno studio dell'Università Vita-San Raffaele. Il tasso di mortalità del Bresciano quinto a livello nazionale
Coronavirus, analisi di laboratorio - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Coronavirus, analisi di laboratorio - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Si trovano lungo l'autostrada A21 alcune delle province del nord Italia più colpite dall'epidemia di Covid-19: a rilevare questa particolare traiettoria è uno studio dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che ha valutato i tassi di mortalità per Covid-19 dall'inizio dell'epidemia fino al 17 aprile. La ricerca, realizzata nell'ambito del programma europeo Horizon 2020, è in via di pubblicazione sulla rivista Acta Biomedica.

Dall'analisi dei dati forniti dalla Protezione Civile e dai siti delle Regioni Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Valle d'Aosta (dunque come sappiamo parziali, perché focalizzati solo sui casi di decessi avvenuti in pazienti sottoposti a tampone), emerge che la provincia con il più alto tasso di mortalità cumulativa è Piacenza (258,5 morti ogni 100.000 abitanti), seguita da Bergamo (255,9), Lodi (247,8) e poi ancora Cremona (247,4) e Brescia (170,9). Tra le province del nord Italia segnate da più di 100 morti ogni 100.000 abitanti si trovano anche Parma, Alessandria, Lecco e Sondrio.

«Questi dati danno un'immagine della dinamica epidemica che sfugge quando si analizzano i dati aggregati su base regionale», spiega il primo autore della ricerca Carlo Signorelli, ordinario di Igiene presso l'Università Vita-Salute San Raffaele. 

Coronavirus, la mappa della mortalità in base allo studio - © www.giornaledibrescia.it
Coronavirus, la mappa della mortalità in base allo studio - © www.giornaledibrescia.it

«L'epidemia non guarda ai confini amministrativi, ma piuttosto alle grandi vie di comunicazione e scambio. Le 12 province più colpite appartengono a quattro Regioni diverse e ciò testimonia come la diffusione abbia seguito delle dinamiche che andranno meglio studiate e che cercheremo di approfondire. La prossima fase del nostro studio comprenderà anche l'analisi dei dati complessivi di mortalità, non solo per le province, ma anche per comuni o distretti, per valutare i singoli focolai che probabilmente sono, in un primo momento, sfuggiti all'osservazione, nonché la quota di decessi non rilevati dal sistema di notifica Covid-19».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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