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Coronavirus, le «4D + 1» per riaprire la Lombardia

Diagnostica, dispositivi di protezione, distanziamento e digitalizzazione: il piano di Attilio Fontana
La consegna della spesa - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«La ripresa deve essere graduale e dovrà essere fatta su gruppi e settori in base ai rischi maggiori. Si cercheranno di individuare attività che abbiano connessioni. Non faremo più riferimento ai vecchi sistemi individuati in passato e favoriremo le vendite online». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso della consueta diretta Facebook per fare il punto sull'emergenza coronavirus.

«Stamattina - ha spiegato Fontana - al tavolo del patto per lo sviluppo abbiamo incontrato categorie produttive, università e sindacati per discutere della probabile riapertura del prossimo 4 maggio. Dovrà avvenire rispettando le famose 4D di cui abbiamo tanto discusso. Ci dovrà essere grande rispetto per la sicurezza di tutti lavoratori e cittadini lombardi. Sarà un nuovo modo di affrontare lavoro e quotidianità, quindi ci si dovrà preparare con anticipo».

«I quattro punti di riferimento ai quali dobbiamo sempre guardare con impegno - ha continuato - sono la diagnostica, quindi trovare sistemi per misurare la temperatura e aumentare il numero dei test per coloro che riprenderanno a lavorare, i dispositivi di protezione, distanziamento e digitalizzazione, cioè cercare in tutti i modi di cercare di favorire lo smart working. Abbiamo istituito tavoli specifici di lavoro per approfondire certi temi».

Alle 4D Fontana ne ha però aggiunta una quinta (4D+1): i diritti, «quello allo studio e al lavoro anzitutto» ha sottolineato il governatore.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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