Coronavirus in Lombardia: la conferenza stampa
Si è svolta a partire dalle 12.30 nella sala stampa di Palazzo Lombardia la conferenza stampa del presidente di Regione Lombardia per fare il punto sui casi di Coronavirus registrati nel Lodigiano. Il primo caso, quello di un 38enne, si è presentato al pronto soccorso di Codogno giovedì. Positivi anche la moglie e un amico che era stato in Cina.
12.38 inizia la conferenza stampa
12.39 assessore al Welfare Gallera: «Ieri alle 21 la conferma della positività del primo caso. Ci siamo mossi immediatamente e si è istituita una cabina di regia. Da subito abbiamo tentato di ricostruire i contatti avuti dal paziente: i primi sintomi a quanto acclarato risalgono al 15 febbraio. La sua situazione è degenerata velocemente. La moglie, sollecitata dai medici, ha ricordato che i primi di febbraio il marito aveva avuto contatti con un amico tornato dalla Cina. Abbiamo recuperato subito il "paziente indice" (cioé la persona che si ritiene possa essere stato vettore del virus, ndr) tornato dalla Cina il 21 gennaio e ora è ricoverato all'ospedale Sacco e sta bene. Ha avuto solo una leggera febbre. Abbiamo fatto 150 tamponi tra parenti e medici. Abbiamo un terzo paziente che ha avuto un contatto in comune con il 38enne. I contatti diretti verranno messi in quarantena obbligatoria a casa se hanno un bagno e una camera ad uso esclusivo, altrimenti stiamo individuando luoghi adeguati. Abbiamo identificato anche i colleghi del "paziente 1". Il sistema è pronto, la situazione è nuova e necessita di un livello di guardia particolare. Invitiamo alla calma».
12.47 assessore alla Protezione civile Foroni: «La sala operativa si è attivata subito: siamo in stretto contatto con la Protezione civile nazionale. La necessità è isolare immediatamente i luoghi dove si sta propagando il virus».
12.51 presidente della Regione Fontana: «In altre parti del mondo si è dimostrato che isolare le persone affette è sistema che blocca efficacemente il contagio. Queste misure sono fondamentali per il bene della società».
Le domande e le risposte:
13 Gallera: «Il caso indice non risulta affetto da Coronavirus. La moglie del 38enne, pur essendo un'insegnante, è in maternità perché incinta, quindi non frequentava alunni. I sei casi sono persone che stanotte avevano la polmonite e, dopo il test, è emerso che sono positivi al Coronavirus».
Maria Gramegna, Ist. Sup. Sanità: «Va precisato che nel momento in cui un paziente guarisce, il virus non lascia traccia. Gli anticorpi, essendo il Coronavirus nuovo per noi, sono difficili ora da individuare». Potrebbe dunque il «paziente indice» essere di fatto un soggetto nel frattempo guarito che ha avuto sintomi poco rilevanti.
Oltre al 38enne, alla moglie e all'amico ci sono altre tre persone positive nella stessa area al Coronavirus.
13.05 Gallera: «A oggi ci sono 250 persone che stiamo mettendo in isolamento e a cui faremo il tampone».
13.07 Gallera :«Sono 149 i soggetti coinvolti tra personale sanitario e familiari, poi ci sono i colleghi e coloro che hanno avuto contatti con il 38enne, che hanno partecipato ad attività sportive e sociali».
13.12 Gallera: «Si sta cercando di individuare un luogo con stanze singole e bagni esclusivi per la quarantena».
13.15 Gallera: «Oggi a tutela dei singoli si invitano i cittadini a stare a casa. In via prudenziale. Una misura precauzionale perchè il Coronavirus si trasmette con un contatto ravvicinato, non è nell'aria, non resta in un locale a distanza di ore».
13.16 Gallera: «I contatti tra i primi tre pazienti sono avvenuti tra l'1 e l'8 febbraio e il 38enne manifesta i sintomi dal 15 febbraio. La difficoltà oggi è capire quale sia l'origine del contagio».
13.19 La conferenza stampa è conclusa. Nel pomeriggio è previsto un aggiornamento.
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