Italia e Estero

Coronavirus, dichiarato lo stato di emergenza per 6 mesi

Lo ha disposto il Consiglio dei Ministri, stanziando un fondo da 5 milioni di euro. Caso sospetto in Veneto
Un agente di Polizia presidia l'albergo di Roma in cui hanno soggiornato i due turisti cinesi colpiti da Coronavirus - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un agente di Polizia presidia l'albergo di Roma in cui hanno soggiornato i due turisti cinesi colpiti da Coronavirus - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza della durata di 6 mesi in conseguenza del rischio sanitario connesso al coronavirus. I contenuti della delibera saranno stilati dalla Protezione civile e dal Ministero della Salute e sono stati stanziati 5 milioni di
euro.

«Le misure assunte - ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza - sono di carattere precauzionale e collocano l'Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale». Intanto è stata decontaminata la stanza dell'albergo di Roma dove soggiornavano i due turisti cinesi risultati positivi al virus che era stata sigillata due sere fa quando la coppia è stata soccorsa in ambulanza e ricoverata allo Spallanzani.

I due sono atterrati a Milano il 23 gennaio prima di arrivare 4  giorni dopo nella capitale. Tra le tappe intermedie del loro viaggio
anche Parma. In giornata si cercherà di definire meglio l'itinerario dei due, marito e moglie di 67 e 66 anni, anche per adottare eventuali precauzioni. Il bus con i 18 turisti cinesi, poi sottoposti a sorveglianza sanitaria perché entrati in contatto con la coppia, era stato a Sorrento.

«Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi», ha detto in ogni caso Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani. «I cittadini devono stare tranquilli - spiega - perché il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche. Appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi».

C'è un caso sospetto - intanto - anche in Veneto: un minore del Trevigiano rientrato da un viaggio in territorio cinese. È atteso, invece, per domenica l'arrivo dell'aereo con i cittadini italiani che sono rimasti bloccati a Wuhan. In mattinata gli ultimi voli previsti in arrivo e in «schedule» prima della chiusura del traffico aereo italiano da e per la Cina sono atterrati agli aeroporti di Malpensa e Fiumicino.

Lo sbarco dei passeggeri è avvenuto con la procedura prevista dal Ministero della Salute, con i medici della Sanità aerea muniti di protezioni, tuta, guanti e maschere i quali hanno misurato la temperatura, consegnato l'apposito vademecum e richiesto a tutti
di compilare una scheda con i dati sulla residenza ed eventuali spostamenti per poter tracciare i passeggeri in caso di
eventuale contagio. E, dal Pakistan, alla Corea del Nord al Kenya si moltiplicano i Paesi che scelgono di bloccare i voli da e per la Cina.

Stanno sbarcando nel frattempo dalla Costa Smeralda ormeggiata al porto di Civitavecchia i 1.143 passeggeri che avrebbero dovuto sbarcare ieri e che sono rimasti bloccati a bordo per il sospetto caso di Coronavirus, poi rientrato. «A bordo c'è stata la massima tranquillità e hanno gestito le cose bene», racconta Filippo Rossi, un uomo di Monterotondo, in provincia di Roma, che è stato tra i primi a lasciare la nave. 

Le Borse europee girano tutte in negativo con Milano che si appesantisce ulteriormente e lascia sul terreno l'1,6% (Ftse Mib a 23.399 punti) dopo il dato sul Pil italiano e la decisione del Cdm di dichiarare lo stato di emergenza per il coronavirus.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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