Italia e Estero

Coronavirus, desecretati gli atti che hanno portato al lockdown

Resi pubblici i verbali delle riunionin del Cts, mancano però i documenti legati alla mancata zona rossa in Val Seriana
ZONA ROSSA, VERBALI ANCORA SEGRETI
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Come e perché il governo è arrivato a decidere il lockdown. Lo spiegano i cinque verbali del Comitato tecnico scientifico che oggi sono stati desecretati e resi pubblici dalla Fondazione Luigi Einaudi
Si tratta di oltre duecento pagine con le misure da adottare indicate al premier Giuseppe Conte dagli esperti del comitato tecnico scientifico.

In un passaggio dei verbali alla voce «informazioni non classificate controllate», quello del primo marzo in una delle riunioni organizzate per gestire l’emergenza coronavirus in Italia, si legge che «il Cts esprime la raccomandazione generale che la popolazione, per tutta la durata dell'emergenza, debba evitare, nei rapporti interpersonali, strette di mano e abbracci».

Il Comitato tecnico scientifico, nel verbale del 7 marzo, individua «le zone cui applicare le misure di contenimento della diffusione del virus più rigorose rispetto a quelle da applicarsi all'intero territorio nazionale, nelle seguenti: Regione Lombardia, e province di Parma, Piacenza, Rimini, Reggio Emilia e Modena; Pesaro e Urbino; Venezia, Padova e Treviso, Alessandria e Asti».

Il passaggio del verbale del 7 marzo che prevede misure diversificate - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il passaggio del verbale del 7 marzo che prevede misure diversificate - Foto © www.giornaledibrescia.it

 Il 9 marzo, poi, il premier Giuseppe Conte avrebbe annunciato il lockdown. Dunque l'indicazione era di misure differenziate per territori.

Il 9 marzo viene annunciato il lockdown totale dell'Italia.

All'appello mancano però gli atti più delicati, ovvero quelli relativi alla mancata istituzione della zona Rossa in Valseriana.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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