Coronavirus, cosa ci aspetta questa settimana e cos'è il droplet
Il premier Giuseppe Conte ha firmato il decreto con le nuove misure contro la diffusione del coronavirus. Il documento considera l'Italia divisa in 4: gli 11 Comuni della zona rossa; Regioni Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e le province di Pesaro-Urbino e Savona; le province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona; il resto del territorio nazionale.
Bollettino. I malati in Italia sono 1.577, il 9% (140) in terapia intensiva. I morti salgono a 41, i guariti a 83. I dati sono stati forniti dalla Protezione civile. Per quanto riguarda la nostra provincia, sale a 3 il numero delle vittime bresciane, a cui si aggiunge un paziente proveniente dal Lodigiano, morto agli Spedali Civili di Brescia dopo il trasferimento dalla zona rossa.Droplet. È la nuova parola chiave dell'emergenza ed è il sistema indicato per tenere le distanze tra le persone. L'apertura di locali pubblici come pub, ristoranti, bar e musei è ora «condizionata» a modalità che evitino assembramenti. Una misura proposta dagli stessi governatori di Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna ma ritenuta «difficilissima da applicare» da parte di alcuni sindaci, come quello di Crema, Stefania Bonaldi, per la quale «non è spiegato quale autorità debba garantirne la corretta applicazione» e «questo comporta gravissimi problemi». Tecnicamente, il droplet (dall'inglese drop, che significa goccia) è la dinamica di trasmissione che avviene attraverso piccole gocce di acqua che spargono i germi nell’aria quando la fonte e il paziente sono vicini. Ad esempio, si verifica quando il contagio avviene starnutendo, parlando, tossendo.
Chi apre e chi chiude a Brescia. Secondo il nuovo decreto, fino all'8 marzo restano chiuse palestre, centri sportivi, centri fitness e affini e sono da considerarsi sospese le trasferte dei tifosi residenti oltre alle competizioni di ogni disciplina sportiva, a meno che non si tengano a porte chiuse. Aperti invece le chiese e i luoghi di culto, ma non sarà possibile celebrare le messe. Musei e luoghi di cultura aperti in modo contingentato, con l'applicazione della misura del droplet (distanza obbligatoria di un metro tra gli avventori), stessa limitazione contenitiva che si applicherà anche nei bar, nei pub e nei ristoranti, dove sarà consentito solo il servizio al tavolo.
Raccomandazioni. Resta fondamentale, per arginare la diffusione del Sars-CoV-2, che ogni cittadino perseveri nel rispetto delle indicazioni del Ministero della salute.
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