Italia e Estero

Come funziona il reddito di inclusione

Approvato in via definitiva il Rei, con cui conta di sostenere 400mila famiglie. Ci vuole un Isee inferiore ai 6mila euro, per prima cosa
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Il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente il decreto legislativo che introduce dal primo gennaio 2018 il reddito di inclusione (Rei). La misura si rivolge a una platea di 400 mila famiglie, pari a circa 1,8 milioni di persone. Il Rei sostituisce il Sia, sostegno all'inclusione attiva e l'Asdi (l'assegno sociale di disoccupazione erogato dopo la Naspi). 

L'importo dell'aiuto corrisponde al massimo a quello dell'assegno sociale per gli over 65 senza reddito, pari a 485 euro al mese e dipenderà dal numero dei componenti della famiglia e dalla situazione familiare e reddituale.

COSA PREVEDE: Il Rei è un beneficio economico condizionato alla prova dei mezzi e all'adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. Viene riconosciuto ai nuclei familiari che hanno un Isee non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro. Il Rei è compatibile con un'attività lavorativa (fermi restando i requisiti economici) ma non con la percezione della Naspi o di altri ammortizzatori sociali per la disoccupazione involontaria. 

TETTO MASSIMO A 490 EURO A NUCLEO: Il beneficio può arrivare al massimo a 190 euro per una persona sola fino a quasi 490 euro per un nucleo di 5 o più persone. Il reddito viene erogato per 12 mensilità e può durare al massimo 18 mesi. Sarà necessario che trascorrano almeno 6 mesi dall'ultima erogazione prima di poterlo richiedere di nuovo. Il tetto è legato a quello dell'assegno sociale per gli over 65 senza reddito. 

500.000 FAMIGLIE COINVOLTE: In prima applicazione sono ammessi al Rei con priorità i nuclei con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati ultra cinquantacinquenni. A regime le famiglie coinvolte saranno 500.000 per circa 1,8 milioni di persone complessive. Sono pari a oltre due miliardi le risorse destinate alla misura a regime. 

PROGETTO PERSONALIZZATO PER USCIRE DALLA POVERTÀ: Oltre alla componente economica il Rei si concentrerà sull'occupabilità della persona che lo chiede, guardando alla sua situazione complessiva e dando vita a un «progetto personalizzato» volto al superamento della condizione di povertà. 

RICHIESTE DAL PRIMO DICEMBRE: Ci saranno desk dedicati nei comuni e pratiche «sprint» in modo da ottenere il via libera, se ci sono i requisiti, entro 20 giorni. Possono fare richiesta i cittadini italiani, i comunitari e gli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno. 

BENEFICIO EROGATO CON CARTA PREPAGATA: Il nucleo che avrà diritto al beneficio avrà una Carta di pagamento elettronica (Carta Rei), simile a una prepagata. La Carta potrà essere usata, per metà dell'importo, anche per fare prelievi di contanti. Finora invece l'uso è stato vincolato sempre ad acquisti nei supermercati, nelle farmacie o alle poste.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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