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Cinque settimane per salvare Alex: serve un donatore di midollo

Il bimbo di 18 mesi è affetto dalla linfoistiocitosi emofagocitica che colpisce solo lo 0,002% dei bimbi
Alex, il bimbo è affetto da una malattia rara - © www.giornaledibrescia.it
Alex, il bimbo è affetto da una malattia rara - © www.giornaledibrescia.it
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Alessandro è un bel bimbo dagli occhi azzurri, paffutello. Ma le sue condizioni di salute non lasciano molte speranze: solo il trapianto di midollo può salvarlo. Sta diventando virale l'appello dei genitori del piccolo di diciotto mesi, nato a Londra da papà veronese e mamma napoletana, con una malattia rarissima, la Hlm (linfoistiocitosi emofagocitica, una una malattia genetica molto rara che colpisce lo 0,002 per cento dei bambini e che priva le persone che ne sono affette della perforina, proteina che consente al sistema immunitario di identificare e quindi combattere batteri e virus).

Finora non sono stati trovati nei registri mondiali dei donatori e la ricerca è anche una gara contro il tempo, visto che il farmaco sperimentale con cui viene attualmente curato gli garantisce la sopravvivenza solo per le prossime cinque settimane, poi la sua efficacia potrebbe scemare.

Il donatore compatibile con il midollo del bimbo esiste, da qualche parte, ma occorre trovarlo, e in tempo. Da qui l'appello a chi è in possesso dei requisiti del donatore a farsi tipizzare.

L'unica speranza è una  «sacca di cellule staminali emopoietiche da cordone ombelicale che potrebbe essere adatta al trapianto ed è stata subito messa a disposizione dell'equipe inglese che sta seguendo il caso di Alex». Lo scrive il Centro nazionale trapianti, Centro nazionale sangue e il Registro italiano dei donatori di midollo osseo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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