Italia e Estero

Caccia, da sabato ripresa parziale in Lombardia

I cacciatori lombardi possono tornare a imbracciare le doppiette, dal 2 ottobre sostanziale riapertura per tutta la stanziale e la migratoria
ROLFI: "LA CACCIA RIPARTE"
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I cacciatori bresciani e lombardi possono tornare a imbracciare le doppiette. Da sabato una ripartenza parziale, dal 2 ottobre una sostanziale riapertura per tutta la stanziale e la migratoria. 

La Giunta regionale lombarda ha approvato un nuovo calendario venatorio, più rispondente alle indicazioni dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), per riaprire la caccia dopo la sospensione decisa martedì dal Tar, che ha accolto in via cautelare il ricorso presentato dalla Lega per l’abolizione della caccia, determinando la sospensione dell’attività venatoria.

«Riapriamo la caccia in Lombardia» ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi. «Da sabato - ha proseguito - per addestramento cani e per l'appostamento da alcune specie. Dal 2 ottobre tutto il resto dell'attività venatoria. Un provvedimento necessario per rispondere all’atto monocratico del Tar della Lombardia, avvenuto senza confronto. Il documento approvato ha validità fino al 7 ottobre in attesa della sentenza sul calendario originale dopo la quale decideremo quale strada intraprendere garantendo comunque il proseguo dell’attività. Con questo atto si riducono le giornate perse e si dà la possibilità ai cacciatori che hanno pagato le licenze di riprendere l'attività». 

Con la nuova delibera si riattiva l’esercizio venatorio su tutto il territorio regionale. In particolare:

- dal 25.09.21, riparte la caccia solo da appostamento limitatamente alle specie colombaccio, cornacchia grigia, cornacchia nera, gazza, ghiandaia e merlo;
- fino al 30.09.21, riparte l’addestramento e allenamento dei cani negli ATC e in alcuni CA;
- dal 2.10.21, riparte la caccia alla piccola fauna stanziale (fagiano, starna, pernice rossa, lepre, coniglio selvatico, minilepre e volpe) in forma vagante e alle specie ornitiche (tordo bottaccio, tordo sassello, anatidi, beccaccia, beccaccino ecc.), sia da appostamento che in forma vagante.

La caccia al cinghiale, in tutte le sue forme (collettive e in selezione), non era stata interrotta dalla sopra citata sospensiva. La caccia in selezione agli ungulati poligastrici (cervo, capriolo, camoscio e muflone), regolamentata con decreti dei dirigenti AFCP, prosegue ovunque con effetto immediato. 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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