Burkini, burqa e divieti: dopo la Francia si muove la Germania
La Germania va verso il divieto per il burqa, dopo la presa di posizione di ieri della cancelliera Angela Merkel che ha definito il velo integrale islamico un ostacolo all'integrazione.
«Dal mio punto di vista - ha dichiarato - in Germania una donna completamente velata ha poche possibilità di integrarsi».
Il ministro De Meziere ha riferito che i ministri dell'Interno regionali della Cdu-Csu vogliono imporre un divieto dei veli che coprono il volto delle donne «al volante, davanti alle autorità, all'Ufficio di stato civile, in scuole e università, nel servizio pubblico, di fronte a un tribunale».
In Italia prosegue il dibattito sul sì o no al divieto per il burkini. Il presidente dell'Unione comunità islamiche, Izzedin Elzir, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una foto di sette suore, in tonaca e velo, che giocano sulla spiaggia. Senza alcun commento. Il suo profilo è stato poi bloccato da Facebook.
L'immagine, una provocazione, ha sollecitato una quantità di reazioni riaccendendo il dibattito sull'opportunità o meno di vietare il costume da bagno coprente che le donne islamiche usano per andare in spiaggia.
Tommaso, per esempio, ha obbiettato: «ragazzi, ma vi sfugge che le suore appartengono ad un ordine religioso e quella è un'uniforme? L'abbigliamento dei laici è un'altra cosa. Il paragone con le suore non ha senso!!!!!».
C'è chi invece l'ha presa sul ridere, come Daniele: «E anche quest'estate abbiamo trovato un'argomento per discutere sotto l'ombrellone. Meno male, altrimenti avremmo parlato delle buche nelle strade».
«Il burkini - spiega Elzir - è la dimostrazione di una "discultura" in Occidente dove si pensa che i musulmani non seguano la moda: pochi anni fa, quel costume (perché è un costume da bagno) non c'era. È l'idea di una ragazza musulmana. Ora va di moda: negli Usa lo comprano le americane, mica solo le musulmane. Da noi è una novità, tra 5 anni magari diventa moda anche qui. E mi dispiace che amministratori comunali e qualche politico in Francia, invece di rispondere alle esigenze dei cittadini su politica ed economia, si occupino di come si vestono le musulmane».
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