Buona scuola, il Senato dice sì alla riforma
Dopo tante riunioni e notti insonni la Buona scuola ottiene la fiducia al Senato e ora torna alla Camera per il voto finale entro il 7 luglio. Salve ad oggi quindi anche le 100 mila assunzioni dei precari promesse dal premier Matteo Renzi.
Nella riforma rimane l'elevata autonomia scolastica degli istituti sul piano triennale scolastico per potenziare lo studio delle lingue straniere, così come la figura del super preside con diritto di scegliere gli insegnanti. Una figura che non piace a Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle
Il Governo ha incassato la fiducia con 159 sì e 112 no, con due voti in meno rispetto alla maggioranza assoluta. Le opposizioni chiedono al presidente del consiglio di dimettersi perché, come sostiene Roberto Calderoli, non ci sono più i numeri per governare.
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