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Bruxelles, uno degli attentatori era stato arrestato in Turchia

Il presidente turco Erdogan ha rivelato che uno dei kamikaze di Bruxelles era stato arrestato in Turchia e poi rilasciato in Olanda
Ibrahim e Khalid al Bakraoui
Ibrahim e Khalid al Bakraoui
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Uno degli attentatori di Bruxelles era stato arrestato in Turchia ed estradato in Olanda a giugno. Le autorità olandesi lo avevano poi rilasciato su indicazione di quelle belghe, che non avrebbero ravvisato collegamenti con il terrorismo. 

A rivelarlo è stato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Ankara ha informato Bruxelles il 14 luglio dell'arresto di un "foreign fighter" a giugno ma, riferisce Erdogan, le autorità belghe non hanno trovato legami con il terrorismo.

Si tratta in ogni caso di Ibrahim al Bakraoui, uno dei due fratelli kamikaze entrati in azione l'uno all'aeroporto di Bruxelles - che resterà chiuso fino a sabato - l'altro nel metrò. Due nomi già noti alle autorità fiamminghe. Uno dei due fratelli, Khalid, aveva infatti affittato sotto falso nome l'appartamento di rue de Dries a Forest, teatro della sparatoria con la polizia della settimana scorsa.

Khalid e Ibrahim, cittadini belgi di 27 e 30 anni, potrebbero essere le due persone fuggite dall'appartamento ed erano dunque ricercate dalla polizia già da una settimana. Ma ancor prima, nell'ottobre 2010, Ibrahim era stato condannato a 9 anni dal Tribunale di Bruxelles per aver sparato contro degli agenti con un kalashnikov durante una rapina, avvenuta nel gennaio dello stesso anno nella capitale belga. Nel febbraio 2011 anche Khalid è stato condannato a 5 anni per furto d'auto. Al momento dell'arresto, con i suoi complici deteneva dei kalashnikov.

«Domani ci sarà il Consiglio dei ministri degli Interni europei e il collega belga penso avrà modo di spiegare cosa è accaduto. Queste falle nel sistema di sicurezza sono quello che più preoccupa, ma siamo in un momento di lutto e non sarò io a giudicare il sistema di sicurezza belga. Vedremo gli sviluppi». Questo il commento alla notizia del ministro dell'Interno italiano, Angelino Alfano.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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