Italia e Estero

Bazoli: «In Parlamento si costruirà l'identità del nuovo Pd»

Dopo due legislature alla Camera approda in Senato. Giustizia e fine vita le tematiche che lo hanno occupato.
Il dem bresciano Alfredo Bazoli © www.giornaledibrescia.it
Il dem bresciano Alfredo Bazoli © www.giornaledibrescia.it
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Inizia una nuova avventura in Senato. Cosa ne pensa?

Non penso cambierà molto nell’altro ramo del Parlamento. Certo sarà un’esperienza diversa visto che siamo solo in duecento. Ho una certa curiosità sul funzionamento del Senato ora che i numeri sono ridotti.

Da metà degli anni Duemila in Senato si scaricano le fibrillazioni di governi e maggioranze. È pronto? 

Certamente sarà la Camera in cui gli equilibri politici saranno più delicati, anche in Commissione sarà interessante vedere come si muoverà la maggioranza visto che avrà solo un paio di senatori in più.

Dal 25 settembre ad oggi il clima nel Pd è cambiato, il partito si avvia al Congresso. 

Credo che il profilo del Pd si costruirà anche in base all’opposizione che faremo in Parlamento. Anche il lavoro dei gruppi parlamentari aiuterà a definire l’identità del nuovo partito. Per quanto riguarda il congresso ci dobbiamo prendere tutto il tempo che ci vuole per una riflessione seria ed un confronto al nostro interno. Se posso aggiungere, credo che le ipotesi di cambio del nome e del simbolo siano inutili operazioni di cosmesi senza senso.

Di cosa vorrebbe occuparsi?

In verità dobbiamo ancora confrontarci. Ma credo che la mia esperienza e la mia competenza potrebbero essere spese ancora sulla giustizia. Ci sono ancora da attuare i decreti legislativi sulla riforma del processo civile e di quello penale. E poi va scritto il decreto legislativo sulla riforma del Csm e spero che il centrodestra non voglia ripartire da zero. Credo poi che due nostre iniziative legislative vadano subito riprese: la legge sul suicidio assistito che è stata approvata alla Camera, e quella sui figli che vivono con le madre detenute per toglierli dal carcere.

Al momento ci sono tre differenti opposizioni. Il PD, il M5s e il Terzo polo. Sembrate distanti. Condivide?

Effettivamente non vedo grandi spazi di coordinamento. È anche vero che veniamo da una campagna elettorale in cui Conte, Calenda e Renzi hanno bersagliato il Partito democratico e quindi mi pare difficile che si possa immediatamente archiviare tutto. Certo se vogliamo dare un’alternativa a questo Paese prima o poi dovremo confrontarci. A tal proposito voglio ricordare che in Germania la Spd governa con i liberali e i Verdi e che in Italia all’opposizione ci sono Pd, M5s e Terzo Polo.

Cosa si aspetta dal futuro governo?

Dopo tante promesse per la soluzione dei problemi di imprese e famiglie sul caro energia, mi aspetto rispetto all’altezza. L’altro grande tema è quello del Pnrr, dei fondi e delle riforme, temi di cui non parla nessuno. Anche su questo misureremo la qualità del nuovo governo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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