Attentato alla sede della Lega di Treviso
Un ordigno è esploso la scorsa notte all'esterno della sede storica della Lega a Treviso, il K3, nella zona industriale di Villorba. Secondo le prime informazioni fornite dalla Questura la deflagrazione non avrebbe provocato danni alla struttura, nè vi sono persone coinvolte.
Un secondo ordigno trovato vicino alla sede della Lega è stato fatto esplodere poco fa dagli artificieri della polizia. Secondo le prime informazioni, si sarebbe trattato di un oggetto dotato di una sorta di meccanismo d'innesco. Alle operazioni hanno assistito anche alcuni dirigenti veneti del Carroccio.
C'è una rivendicazione, firmata da una sedicente cellula anarchica «Haris Hatzimihelakis /Internazionale» per l'attentato alla sede della Lega a Treviso. Si tratta di un volantino pubblicato sul web che, con data 12 agosto 2018, rivendica di aver «attaccato con un ordigno la sede della Lega a Treviso», e rimanda per questo gesto all'invito «lanciato dai compagni della cellula Santiago Maldonado, che hanno proposto di rafforzare gli attacchi alla pace dei rappresentanti e complici del dominio».
«Una bomba rudimentale è esplosa di fronte alla sede della Lega di Villorba (Treviso), un'altra è stata trovata inesplosa. Cercano di fermarci, ma violenti e delinquenti non ci fanno paura. Andiamo avanti, più forti di prima.#iononmollo». Lo scrive in un tweet il ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini.
Una bomba rudimentale è esplosa di fronte alla sede della Lega di Villorba (Treviso), un’altra è stata trovata inesplosa.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 16 agosto 2018
Cercano di fermarci, ma violenti e delinquenti non ci fanno paura.
Andiamo avanti, più forti di prima.#iononmollohttps://t.co/vNAUYfSUNx
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