Italia e Estero

Assalto al Congresso Usa, almeno 4 morti e 13 feriti

Si parla della rimozione di Donald Trump, cha ha legittimato la violenza. Obama: «Un momento di grande vergogna e disonore per la nazione»
Sostenitori di Trump fanno irruzione in Campidoglio - Foto Epa/Ansa © www.giornaledibrescia.it
Sostenitori di Trump fanno irruzione in Campidoglio - Foto Epa/Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Per ora è di 4 morti, 13 feriti e 54 arrestati il bilancio degli scontri di ieri sera a Washington, quando centinaia di manifestanti pro Trump hanno assaltato l’edificio del Congresso, dove il parlamento Usa era in seduta plenaria per certificare l’elezione di Joe Biden a presidente degli Stati Uniti. Una delle vittime è una donna, Ashli Babbit, veterana dell'Aeronautica che è stata uccisa con colpi di arma da fuoco sparati da un agente della polizia durante le proteste. Sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta. Secondo quanto è stato possibile ricostruire finora, ci sono altre tre vittime non ancora identificate. Nelle scorse ore, il vice consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump, Matt Pottinger, si è dimesso. 

L’attacco a Capital Hill ha costretto all’evacuazione di senatori e deputati e a interrompere la seduta, che poi è ricominiciata attorno alle 20, ora locale, dopo che il vicepresidente Mike Pence ha duramente condannato quanto accaduto. Nella notte non si sono verificate altre violenze, ma il sindaco Muriel Bowser ha esteso l'emergenza pubblica nella capitale americana per 15 giorni, ovvero fino al 21 gennaio, il giorno successivo al giuramento di Joe Biden. Resta in vigore anche il coprifuoco, che ieri è stato di fatto violato da centinaia di persone.

Donald Trump, che nelle ore precedenti aveva aizzato in più occasioni la protesta, è stato bloccato da Twitter, Facebook, YouTube e Instagram dopo la pubblicazione di un breve video in cui chiedeva ai fan di tornare a casa in pace, ma di fatto legittimava le violenze ribadendo i brogli elettorali. Dopo la decisione di Pence di far scendere in campo la Guardia Nazionale, The Donald gli ha vietato l’ingresso alla Casa Bianca. Sono in molti a chiedere l’impeachment del presidente uscente, compresi i board editoriali di New York Times e Washington Post, che hanno nettamente preso posizione contro quello che a tutti gli effetti è un attacco alla democrazia.

L'ipotesi di invocare il 25esimo emendamento per rimuovere Donald Trump si sta rafforzando nel gabinetto del presidente. Lo riporta Cbs citando alcune fonti, secondo le quali l'idea è in discussione all'interno della Casa Bianca ma non è stata ventilata al vicepresidente Mike Pence. Il 25esimo emendamento della Costituzione prevede che il vicepresidente prenda i poteri nel caso il presidente muoia, si dimetta o sia rimosso dal suo incarico. A differenza dell'impeachment, dunque, consente di rimuovere il presidente senza che sia necessario elevare accuse precise.

Intanto, è arrivata forte e chiara la condanna dell'ex presidente Barack Obama: «La storia ricorderà come un momento di grande disonore e vergogna per la nazione le violenze al Campidoglio, istigate da un presidente che continua a mentire senza prove sul risultato di un'elezione regolare».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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