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Aldrovandi: diffamò polizia, Chef Rubio chiede abbreviato

Processo a Velletri. Sap si costituisce parte civile
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ROMA, 23 OTT - Ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato, davanti al gup di Velletri, Chef Rubio, all'anagrafe Gabriele Rubini, finito sotto processo per diffamazione ai danni della Polizia di Stato per un tweet, che risale al settembre del 2020, sulla vicenda di Federico Aldrovandi, il 18enne morto a Ferrara il 25 settembre 2005 a seguito di un intervento di polizia. Nel procedimento, che è stato trasferito per competenza alla procura laziale, si è costituito parte civile il Sindacato autonomo di polizia (Sap) nella persona del segretario generale Stefano Paoloni e rappresentati in giudizio dell'avvocato Valter Biscotti.

Il cuoco, noto per anche trasmissioni televisive, è accusato di avere commentato la vicenda di Aldrovandi sostenendo che alcuni cassonetti dell'immondizia erano stati posizionati proprio nel luogo dove morì, nel punto in cui è stata collocata una lapide a ricordo. Nel tweet in questione lo chef, rivolgendosi al Comune di Ferrara, scrisse: "Caro Comune di Ferrara anche se avete messo l'installazione 'la Monnezza' proprio a denunciare che chi uccise un ragazzino inerme, furono 4 maiali della @Poliziadistato di Ferrara (@sindacato-Sap ancora in servizio) potreste far spostare i cassonetti? Grazie #Aldrovive#Ovunque".

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