Italia e Estero

Adunata degli alpini, l'anno prossimo a Vicenza: Brescia lavora per il 2026

Ieri a Udine il tradizionale passaggio della stecca, ma la Leonessa spera per il proprio turno: c'è già la candidatura ufficiale
ALPINI, QUATTRO GIORNI EMOZIONANTI
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Dal frico al baccalà. Sperando di arrivare a gustarsi, fra tre anni, casoncelli e spiedo. Fuori di metafora culinaria, l’Adunata degli alpini conclusasi nel tardo pomeriggio di ieri a Udine (dove più di un alpino ha gustato il piatto tipico a base di formaggio, patate e cipolle) ha dato appuntamento a quella dell’anno prossimo, che si svolgerà a Vicenza.

Attorno alle 19 c’è stato il tradizionale passaggio della stecca nelle mani della Sezione che nel 2024 avrà l’onere e l’onore di organizzare l’appuntamento più sentito da tutte le Penne nere.

Guardando agli anni successivi, gli Alpini bresciani ripongono grandi speranze nel 2026. Dopo Vicenza e (si dice, ma non è ancora deciso) Biella, potrebbe essere proprio la Leonessa la città chiamata ad ospitare l’Adunata. Qualcosa di concreto c’è già, vale a dire la candidatura ufficiale sostenuta dai raggruppamenti che fanno capo alla Lombardia e all’Emilia Romagna. Un passaggio non banale, che fa ritenere possibile un esito positivo. In questi giorni a Udine il presidente della Sezione di Brescia e quelli delle «consorelle» Monte Suello e Valcamonica hanno detto del loro impegno in questa direzione e ne hanno parlato con molti colleghi di altre regioni.

Staremo a vedere, ma certo, dopo il grande successo del 2000, Brescia coltiva un sogno che non è un’utopia.  

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