Zingaretti segretario del Pd: «Il Paese non si governa con i ni»
«Prima di tutto dobbiamo cambiare tutti noi, occorre un partito diverso, più aperto, più inclusivo, realmente democratico, in grado di essere percepito come amico di chi parla con noi». Lo ha detto Nicola Zingaretti nella sua relazione all'Assemblea nazionale del Pd a Roma che lo ha proclamato ufficialmente nuovo Segretario del Partito Democratico.
Un partito che «sia capace di fare autocritica e che guardi alla sofferenza» della società. «Dobbiamo rimettere al centro la persona umana», ha aggiunto, citando l'esempio dei giovani ecologisti.
E sul Governo dice: «Pronuncia solo imbarazzanti ni. Sulla Tav, sulla crisi venezuelana, sulla via della Seta. L'Italia e' un grande paese e non si governa con i ni». Questa è la «grande colpa di chi governa il Paese: è esattamente questo immobilismo che genera un'insopportabile costo dell'incertezza». Così Nicola Zingaretti all'assemblea all'Ergife Palace di Roma.
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