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Wsj, 'Israele valuta piano di aiuti a Gaza, aggirando Hamas'

epaselect epa12018092 Internally displaced Palestinians gather to receive meals distributed by charities in the Jabalia refugee camp, northern Gaza Strip, 08 April 2025. According to the UN, at least 1.9 million people (or nine in ten people) across the Gaza Strip are internally displaced, including people who have been repeatedly displaced. Since October 2023, only about 11 percent of the Gaza Strip has not been placed under Israeli-issued evacuation orders, the UN aid coordination office OCHA said. EPA/HAITHAM IMAD
epaselect epa12018092 Internally displaced Palestinians gather to receive meals distributed by charities in the Jabalia refugee camp, northern Gaza Strip, 08 April 2025. According to the UN, at least 1.9 million people (or nine in ten people) across the Gaza Strip are internally displaced, including people who have been repeatedly displaced. Since October 2023, only about 11 percent of the Gaza Strip has not been placed under Israeli-issued evacuation orders, the UN aid coordination office OCHA said. EPA/HAITHAM IMAD
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TEL AVIV, 28 APR - Israele sta valutando un piano pilota per una nuova zona umanitaria nel sud della Striscia di Gaza, in cui gli sfollati possono ricevere gli aiuti umanitari senza il coinvolgimento di Hamas ma con la collaborazione di aziende private americane. Lo riferisce il Wall Street Journal, dopo che nei giorni scorsi alcuni funzionari israeliani avevano fatto trapelare ai media locali che il progetto è in corso e l'obiettivo è di far passare i camion con gli aiuti che dovranno raggiungere solo la popolazione e non i miliziani di Hamas. Il capo di stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, si è rifiutato di affidare all'Idf la distribuzione degli aiuti nel corso di una riunione di gabinetto la scorsa settimana. Il ministro della Difesa, Israel Katz, in quell'occasione ha affermato che entro 15 giorni i valichi devono consentire il passaggio degli aiuti. Venerdì il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva dichiarato di aver detto a Benyamin Netanyahu che "dobbiamo essere buoni con Gaza", spingendo il premier israeliano per far arrivare cibo e medicine nella Striscia. La rivelazione del colloquio tra Netanyahu e Trump è arrivata poco dopo che il Programma Alimentare Mondiale (Pam) dell'Onu aveva dichiarato di aver esaurito le scorte alimentari a Gaza a causa della chiusura prolungata dei valichi di frontiera verso l'enclave.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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