«Viviana sul traliccio cercava Gioele», non per gli inquirenti
«Viviana non si è uccisa e non ha ucciso il piccolo Gioele». Ne è convinto Claudio Mondello, legale e cugino di Daniele Mondello, che su Facebook espone una sua teoria su cosa è accaduto a Caronia. «Il bambino sfugge alla vigilanza della madre - è la sua ricostruzione nel dopo incidente stradale - e si allontana. Forse anche solo di pochi passi. Probabilmente qualcosa, in quello scenario di campagna, attira la sua attenzione oppure lo spaventa. La madre, terrorizzata, cerca disperatamente di trovarlo, ma i suoi tentativi falliscono».
«Al fine di meglio orientarsi, quindi, decide di salire sul pilone della corrente - aggiunge il post - e guadagnare una posizione di privilegio rispetto al luogo circostante. È vero che il traliccio è posto più in basso rispetto alla collina adiacente, ma è l'unica tipologia di struttura che consenta di guardarsi intorno a 360 gradi. È compatibile, pertanto, con l'idea di chi voglia perlustrare la zona limitrofa; probabilmente (così ipotizzo) per guadagnare il contatto visivo col bambino».
«Da quella posizione - ipotizza ancora Claudio Mondello - Viviana, finalmente, rintraccia Gioele: si affretta a scendere, ma, probabilmente per evitare di perdere tempo, ritiene preferibile saltare. Questa scelta le è fatale. Da questo punto in poi faccio mia la ricostruzione di chi ha restituito Gioele alla propria famiglia: Giuseppe Di Bello, ex brigadiere dei Carabinieri. È probabile - sottolinea - che il bambino abbia vagato tra i boschi fino al momento in cui è incorso in un incontro funesto (forse un suino nero dei nebrodi; in zona ve ne sono molteplici sia da allevamento che allo stato brado). Quanto sopra deve essere vagliato, in modo accurato, e supportato da evidenze tali da rendere impossibile ogni alternativa possibile. Un lavoro - conclude Claudio Mondello - che impone pazienza, rispetto e silenzio».
Un'ipotesi che viene avanzata dal legale sui social a poche ore dalla conferma del fatto che il padre del piccolo Gioele, Daniele Mondello, ha riconosciuto le scarpette azzurre rinvenute assieme ai resti che si presumono essere del bimbo. Un ulteriore riscontro che ora attende solo di essere confortato dagli esami autoptici e dalla comparazione del Dna dei resti con quelli di Mondello, che al proposito si è già sottoposto ad un prelievo di materiale organico.
Di tutt'altro avviso sarebbero però gli investigatori: secondo loro la dj, i cui problemi di salute mentale sarebbero documentati da più di un certificato acquisito nell'ambito delle indagini, si sarebbe gettata nel vuoto per togliersi la vita, non prima di aver tolto la vita al piccolo. Serviranno tuttavia ulteriori accertamenti tecnici per suffragare l'una o l'altra ipotesi.
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