Italia e Estero

Vittima pestaggio finisce in carcere per violenza sessuale

Una immagine relativa alla vasta operazione della Polizia di Stato in diverse province del territorio nazionale, 15 dicembre 2023. L'operazione sta impiegando oltre 500 operatori coordinati dal Servizio centrale operativo in 14 province (Arezzo, Bari, Catania, Genova, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Padova, Pescara, Reggio-Emilia, Rovigo, Salerno e Verona), teatro di recenti episodi delittuosi riconducibili a gruppi criminali giovanili. Una quarantina di persone, di cui circa il 25% minorenni, sono state arrestate e ne sono state denunciate circa 70, di cui un terzo minorenni. ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY++
Una immagine relativa alla vasta operazione della Polizia di Stato in diverse province del territorio nazionale, 15 dicembre 2023. L'operazione sta impiegando oltre 500 operatori coordinati dal Servizio centrale operativo in 14 province (Arezzo, Bari, Catania, Genova, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Padova, Pescara, Reggio-Emilia, Rovigo, Salerno e Verona), teatro di recenti episodi delittuosi riconducibili a gruppi criminali giovanili. Una quarantina di persone, di cui circa il 25% minorenni, sono state arrestate e ne sono state denunciate circa 70, di cui un terzo minorenni. ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY++
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BAGHERIA, 13 GIU - Era rimasto vittima di un pestaggio il 9 maggio scorso a Bagheria, nel Palermitano. Adesso un giovane di 21 anni si trova nel carcere di Pagliarelli con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza. E' l'epilogo di una vicenda che ha portato alla scoperta dello stupro che sarebbe avvenuto a Palermo e della conseguente spedizione punitiva organizzata dai familiari. Gli agenti di polizia sono riusciti a rintracciare i tre aggressori, tra i quali il padre della giovane. Quest'ultimo ha raccontato agli investigatori che la vittima del pestaggio avrebbe violentato la figlia dopo una serata trascorsa in un circolo della città. Così in tre - il padre, il fratello e una terza persona - hanno atteso che il giovane uscisse da un salone da barba per picchiarlo a sangue. Sembrava inizialmente uno dei tanti episodi di violenza, nell'ambiente della movida, che si registrano in questo periodo a Palermo e provincia. Il ragazzo, stordito e sanguinante, è stato soccorso dai sanitari del 118 e portato in ospedale per accertamenti. I medici gli avevano diagnosticato una prognosi di 20 giorni ma lui ha chiesto di andare via e firmando le dimissioni. Nel corso delle indagini è emerso il motivo che avrebbe innescato il raid punitivo. A questo punto il sostituto procuratore Clio Di Guardo, che fa parte del pool di magistrati del dipartimento "fasce deboli", ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari un'ordinanza di custodia cautelare che è stata eseguita la scorsa settimana.

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