Video on-demand, così Netflix sbarcherà in Italia
Arriveranno anche in Italia a ottobre i documentari e le serie prodotti e diffusi in streaming on-demand dall’americana Netflix, leader mondiale con 66 milioni di abbonati distribuiti in 60 Paesi e 5 miliardi di investimenti per il 2016.
Il direttore editoriale della società californiana che ha in catalogo serie fortunate come «House of Cards» e «Orange is the New Black», Ted Sarandos, ha scelto ieri l’Ischia Global Fest per la prima uscita pubblica in Italia. Nel nostro Paese Netflix punterà innanzitutto a raccogliere abbonamenti («a 6 euro, ossia l’equivalente di 7-9 dollari come in tutte le altre nazioni, qualcosa di più per il 4k»), anche se l’obiettivo è di arrivare «a produzioni locali di qualità: il nostro investimento sarà proporzionale al numero di abbonati e all’andamento globale nel mondo dei prodotti italiani. Ma siamo sicuri che la struttura produttiva italiana potrà attrarre gran parte di quei 5 miliardi che investiremo nel mondo».
In Italia, Netflix ha già stretto un accordo con Rainbow (la società di produzione delle Winx) acquisendone il catalogo e avviando una nuova produzione di animazione. La società americana ritiene che «i prodotti locali sono potenti»: in Francia ha prodotto «Marseille», serie politica con Gérard Depardieu; in Messico «Club de Cuervos», serie sul mondo del calcio che sarà lanciata in tutti i paesi contemporaneamente. «Si pensava che con lo streaming la gente abbandonasse la tv - ha concluso Sarandos - ma non è stato così»..
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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