Italia e Estero

Verso il ricorso al Tribunale ordinario su decadenza Todde

La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, durante una conferenza stampa, Cagliari, 4 Gennaio 2025. ANSA/FABRIZIO FOIS
La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, durante una conferenza stampa, Cagliari, 4 Gennaio 2025. ANSA/FABRIZIO FOIS
AA

CAGLIARI, 09 GEN - L'ipotesi del doppio binario è quella che si fa sempre più concreta nella vicenda dell'ordinanza-ingiunzione del Collegio di garanzia elettorale presso la Corte d'appello di Cagliari che chiede al Consiglio regionale di dichiarare la decadenza della consigliera-presidente Alessandra Todde. In queste ore gli avvocati della governatrice dello studio Ballero stanno esaminando tutti gli atti e le contestazioni, ma anche le attuali normative per mettere a punto i ricorsi contro il provvedimento. Entro 30 giorni, come spiega anche l'ordinanza, la presidente può presentare ricorso al Tribunale ordinario contro la sanzione amministrativa di 40mila euro comminata per le irregolarità rilevate dal Collegio nella rendicontazione delle spese per la campagna elettorale di febbraio 2024, tra queste spiccano la mancata nomina di un mandatario e l'assenza di un conto corrente dedicato. Contestazioni che la governatrice ha già respinto parlando di questioni formali già esposte nella memoria di difesa presentata allo stesso Collegio prima dell'emissione dell'ordinanza. Queste controdeduzioni, ma anche alcuni elementi nuovi che i legali stanno estrapolando dalla normativa vigente, confluiranno nel ricorso che potrebbe essere presentato prima della fine del mese. Un punto su tutti: le norme nazionali sulla decadenza in caso di gravi irregolarità nel rendiconto delle spese elettorale, recepite da una legge regionale, è precedente all'elezione diretta del presidente della Regione. Oggi la decadenza di Alessandra Todde avrebbe l'effetto di scioglimento del Consiglio regionale: una fattispecie che non si era mai manifestata finora. C'è poi da sottolineare che l'impugnazione al giudice ordinario seguirà il nomale iter dei tre gradi di giudizio, con tempi oggi non definibili. L'altra questione riguarda la decisione che spetta al Consiglio regionale, con la Giunta per le elezioni che dovrà dare un responso all'Aula entro 90 giorni, per arrivare poi al voto finale. Se l'Assemblea si limitasse ad una presa d'atto dell'ordinanza-ingiunzione, confermando quindi la decadenza della presidente, allora si aprirebbe la strada di un ricorso in via amministrativa al Tar.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti