Venezia: nuove carte dei pm sugli incontri tra Brugnaro e Ching
VENEZIA, 17 NOV - Tra il 2016 e il 2017 sarebbero stati una decina gli incontro tra il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il magnate di Singapore Ching Chiat Kwong e i loro staff per discutere dell'area di 41 ettari dei Pili, di proprietà del primo cittadino attraverso la società Porta di Venezia. Ad annotare gli incontri, come riporta il Gazzettino, era Derek Donadini, vice capo di gabinetto del primo cittadino. I suoi resoconti sono finiti negli atti dell'inchiesta che vede Brugnaro indagato per corruzione. Riunioni che sarebbero numericamente ben maggiori di quanto sino ad ora si pensava. Tra questi è spuntato anche un memorandum di accordo relativo alla compravendita dell'area dei Pili. Secondo i legali di Ching "quel memoriale è inutilizzabile" ma a giudizio dell'accusa la trattativa riguardava la vendita dei Pili per 150 milioni di euro, con la promessa a Ching di un aumento dell'indice di edificabilità. I pm si stanno apprestando a chiudere le indagini: probabilmente per evitare che possano scadere le misure cautelari chiederanno il rito immediato per i quattro indagati ai domiciliari, tra cui l'ex assessore Renato Boraso. Per effettuare poi in un secondo momento il deposito degli atti nei confronti delle altre 30 persone coinvolte nell'inchiesta.
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