Venditori di un'azienda bresciana truffavano anziani a Bologna
Vendevano a cifre esorbitanti rilevatori di gas agli anziani e, minacciandoli, li costringevano a «diventare clienti» di un’azienda bresciana. Era una vera e propria rete di venditori quella che la Polizia ha scoperto a Bologna, arrestando uno di loro.
La Squadra Mobile della Questura di Bologna, come disposto dal Gip, ha messo agli arresti domiciliari per estorsione e rapina aggravata a carico di Stefano Rutolo, 34 anni, addetto alla vendita di rilevatori per il gas per conto di una realtà con sede nella nostra provincia. Secondo la ricostruzione degli investigatori, lo scorso 13 aprile l'uomo, intercettato a Pisa e con precedenti, ha aggredito un anziano di 86 anni, dopo aver minacciato anche la moglie di 81.
Il pensionato, che in un primo momento aveva accettato di acquistare l'apparecchio per rilevare le fughe di gas in vendita a 400 euro, ha poi cambiato idea, ma il 34enne lo avrebbe costretto a compilare due assegni da 800 euro e glieli ha strappati di mano. Scappando, ha poi spinto l'86enne facendolo cadere dalle scale. Per rintracciarlo è stato importante il contributo della Scientifica che ha scoperto, nell'abitazione degli anziani, una sua impronta digitale. Da questo episodio, gli investigatori hanno allargato il campo delle indagini scoprendo che i rilevatori venivano venduti a 400 euro l'uno, ben oltre il prezzo del mercato. Sono ora in corso, condotti dalla Procura di Brescia che procede per truffa, accertamenti degli investigatori sulla reale efficacia di questi dispositivi e sull'azienda.
Gli agenti hanno accertato la presenza a Bologna di una rete di venditori di questi strumenti che, dividendosi i quartieri e promuovendosi con locandine affisse negli androni dei condomini, nei primi tre mesi dell'anno hanno finalizzato almeno sei vendite, rivolgendosi in particolare agli anziani e dicendo loro che era obbligatorio per legge installare i rilevatori. A un pensionato ne hanno venduti 8 per una spesa di 3.200 euro.
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