«Variante Delta, numeri destinati a crescere anche in Italia»
I numeri della prevalenza della variante Delta del coronavirus in Italia «sono aumentati e continueranno aumentare, tenderà a sostituire anche da noi come nel Regno Unito, la variante inglese. Il nostro compito è rallentarne la velocità di diffusione e rafforzare il tracciamento per limitarne i casi, ma a qualche settimana da oggi le percentuali sono destinate a crescere. Nel frattempo il rallentamento deve consentire una più rapida vaccinazione con le seconde dosi affinché questa variante non faccia danni».
A dichiararlo, a pochi giorni dalla sospensione dell'obbligo di indossare la mascherina all'aperto, è stato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenendo a Timeline su SkyTg24. «Per chi ha la seconda dose - ha aggiunto - gli effetti clinici di questa variante sono limitati. Continuiamo a osservare quello che succede nel Regno Unito, che è ad uno stadio più avanzato di noi in questa esperienza, per prendere i provvedimenti necessari».
Sul tema è intervenuto anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. «Non è accettabile una gestione attendista della variante Delta, contro la quale occorre attuare tempestivamente le misure raccomandate dall'Ecdc, il Centro di controllo europeo delle malattie: potenziare sequenziamento e contact tracing, attuare strategie di screening per chi arriva dall'estero, accelerare la somministrazione della seconda dose negli over 60 e nei fragili, commisurando l'intensità delle misure non farmacologiche di contenimento del contagio alla loro copertura completa».
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