Valanga sul Monte Bianco, morto in ospedale lo sciatore travolto

AOSTA, 16 FEB - E' morto oggi all'ospedale Parini di Aosta, dove era ricoverato in gravi condizioni da venerdì scorso, lo sciatore freerider francese di 64 anni travolto da una valanga sul massiccio del Monte Bianco. L'uomo, che scendeva con un monosci in un'area nota agli amanti dello sci in fuoripista, a valle del Colle del Gigante, era stato recuperato dal Soccorso alpino valdostano, giunto sul posto in elicottero, e dal Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves. Il distacco era avvenuto verso le 15.30. Era stato individuato e quindi estratto dalla neve grazie al segnale del suo dispositivo Artva per la ricerca di persone sepolte sotto le valanghe. Da subito il medico dell'equipaggio aveva riscontrato condizioni molto gravi. Il distacco - aveva appurato il Soccorso alpino valdostano - probabilmente di natura spontanea, era avvenuto a quota 3.000 metri circa, con uno sviluppo di 400 metri. Le operazioni di bonifica avevano escluso il coinvolgimento di altre persone. L'allarme era stato lanciato da testimoni all'interno della funivia Skyway, l'impianto di risalita che da Courmayeur, attraverso una stazione intermedia, permette di raggiungere Punta Helbronner (3.466 metri) e quindi il Colle del gigante. Nella zona il pericolo valanghe era 3-marcato (su una scala da 1 a 5) sopra i 2.300 metri di quota, legato soprattutto agli accumuli di neve ventata.
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