Vaccino anti-coronavirus: gratuito per tutti ma non obbligatorio
Sta arrivando in Italia il vaccino della Pfizer-BioNtech con il quale domenica prossima inizierà simbolicamente la campagna di massa per cercare di uscire dall'incubo del coronavirus. La prima fornitura potrebbe giungere entro Natale, una sorta di regalo per un Paese che sarà in zona rossa. E che, ha ribadito il commissario straordinario Domenico Arcuri, vedrà assicurato a tutti i cittadini l'accesso libero e gratuito alla vaccinazione anti-Covid.
I tir dell'azienda farmaceutica con le 9.750 dosi lasciano in queste ore il Belgio e dai confini italiani saranno scortati dalle forze dell'ordine fino a Roma, all'ospedale Spallanzani. Le dosi saranno poi distribuite il 26 dicembre, sabato, ai 21 siti principali di riferimento, in vista del V-Day europeo di domenica. Per questa operazione entrerà in campo la Difesa con Aeronautica, Esercito e Marina per l'Operazione Eos.
L'aspettativa della svolta è nelle parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Sarà un Natale diverso - dice -, ma lo sviluppo dei vaccini e il loro lancio a breve sono più di un segnale di speranza per tutti noi». Per il premier l'obiettivo «è arrivare a 10 o 15 milioni di cittadini sottoposti a vaccinazione per avere un impatto significativo. Dovremmo arrivarci ad aprile». «Un rifiuto di massa è un'ipotesi residuale, se sorge il problema vedremo...», aggiunge il premier, che ritiene non serva una vaccinazione obbligatoria.
La prima vaccinazione di operatori sanitari e ospiti e personale delle Rsa avverrà in tutte le regioni domenica (o nei giorni successivi). Comunque, il commissario straordinario ha assicurato che «non ci saranno corsie preferenziali, arriverà il turno per tutti gli italiani che vorranno vaccinarsi. Useremo tutte le modalità di comunicazione, da quelle tradizionali a quelle più innovative, ma chiediamo agli italiani di non agitarsi, di non appellarsi, di non cercare scorciatoie. Tutti sapranno per tempo dove andare a farsi il vaccino e quando».
E per gli indecisi, «da fine gennaio inizieremo una campagna di comunicazione molto invasiva e speriamo molto persuasiva sulle vaccinazioni. Avremo un call center, un sito. Soprattutto le persone fragili dovremo contattarle noi e con il sistema sanitario regionale con tessera sanitaria e altri strumenti potremo raggiungerli», ha aggiunto Arcuri, spiegando che «non dobbiamo e possiamo permettere che arrivi la terza ondata, né possiamo e vogliamo iniziare la campagna di vaccinazione in piena recrudescenza della pandemia».
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