Italia e Estero

Vaccini, Di Maio: «Non siamo contro»

Il vicepremier pentastellato fa chiarezza anche sulla Tav, i mercati e l'austerity
Luigi Di Maio durante la conferenza stampa
Luigi Di Maio durante la conferenza stampa
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«Il M5S è diviso? Voglio mettere a tacere qualche idea malsana contro i vaccini. Da quando sono
capo politico non siamo mai stati contro, vogliamo che si facciano. Non vediamo di buon occhio legare l'obbligo alla frequenza scolastica, invece che introdurlo quando c'è rischio di epidemie». Così Luigi Di Maio al Corriere della Sera. «La mamma che si vanta di aver falsificato l'autocertificazione sappia che rischia fino a due anni di galera. La legge va applicata, perché non si gioca con la salute».

«Io non vedo il rischio concreto che questo governo sia attaccato, è più una speranza delle opposizioni. E se qualcuno vuole usare i mercati contro il governo, sappia che non siamo ricattabili. Non è l'estate del 2011 e a Palazzo Chigi non c'è Berlusconi, che rinunciò per le sue aziende». Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio in un'intervista in apertura di prima pagina del Corriere della Sera in cui rassicura sul rispetto del bilancio, si dice a favore dei vaccini e annuncia un «decreto legge per ricostituire la cassa integrazione per cessazione», misura che «si impone, viste le crisi che ci ha lasciato il precedente governo».

«I provvedimenti fondamentali del contratto li faremo col massimo rispetto degli equilibri di bilancio, ma anche chiedendo all'Europa di farci fare le riforme che ci permetteranno di abbattere il debito pubblico», dichiara Di Maio, che assicura: il tetto del 3% di deficit «non ci sarà bisogno di sforarlo. Con Conte e Tria convinceremo la Ue a farci fare riforme che porteranno all'abbassamento del debito e all'aumento della domanda interna. Inoltre porteremo avanti una lotta senza quartiere a tutti gli sprechi».

Il leader del M5S dà rassicurazioni sulla tenuta del governo. «Con la Lega possiamo lavorare cinque anni in piena lealtà. Salvini e io ci capiamo al volo», dichiara. Sulle Europee, «i numeri dicono che la maggioranza formata da Ppe e Pse non esisterà più, finirà l'epoca dell'austerity e inizierà un nuovo settennato di bilancio espansivo. Questo governo - rimarca - ha oltre il 60% di consensi, mentre l'establishment Ue sarà spazzato via da elezioni storiche». Sul centrodestra, «non spero nello sfaldamento dell'alleanza, ma vedo che i rapporti tra sedicenti alleati sono a un punto critico».

Sull'Ilva il ministro dello Sviluppo economico spiega: «Quando ci saranno i presupposti per un accordo li metteremo sul tavolo e cercheremo un'intesa, ma ancora non ci siamo». Quanto alla Tav, «va ridiscussa. Salvini e io abbiamo visioni differenti ma troveremo la soluzione. Per il Tap, sarà il
presidente del Consiglio a trovare un'intesa entro fine anno. Sono fiducioso».


In tema di vaccini, «c'è un disegno di legge che sarà approvato nei tempi parlamentari, quindi il nuovo anno scolastico inizierà in regime di decreto Lorenzin. La legge va applicata,  perché non si gioca con la salute», evidenzia Di Maio. 

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