Vaccini da privati, Avis e cooperative: tre accordi in Lombardia
La giunta regionale della Lombardia, al fine di potenziare l’offerta vaccinale ha approvato tre protocolli d'intesa con strutture sanitarie e sociosanitarie private, Avis e Cooperative dei medici di medicina generale, per l'attuazione del piano di immunizzazione dal Covid-19. «Proseguiamo nel solco delle azioni già attivate nelle settimane scorse - commenta Letizia Moratti - che hanno visto l'individuazione dei centri massivi e l'approvazione del protocollo di intesa con i medici di medicina generale, le farmacie e le aziende».
L'accordo con le strutture sociosanitarie private consentirà di proseguire i vaccini senza pregiudicare le attività ambultaoriali: saranno stanziati ulteriori 32 milioni di euro destinati alle attività di somministrazione. Sarà inoltre prevista l'individuazione di una specifica funzione non tariffata da riconoscere a tutti gli erogatori (sia pubblici che privati) a fronte dell'attivazione degli ambulatori vaccinali per le inoculazioni anti Covid-19.
Anche per le cooperative dei medici di medicina generale - che garantiscono almeno 150 vaccinazioni al giorno, sei giorni su sette - viene previsto il riconoscimento delle attività organizzative (adesione, prenotazione, registrazione nei sistemi informativi) attraverso l'attribuzione di una quota di 4,5 euro a inoculazione (stanziamento totale di 8 milioni di euro).
Il terzo accordo invece coinvolge Avis, che mette a disposizione i propri professionisti per la vaccinazione dei donatori e dei familiari, con il riconoscimento della tariffa di somministrazione pari a 6 euro. All'interno di questo accordo, le singole Avis provinciali e comunali provvederanno a sottoscrivere appositi accordi contrattuali con le Ats di competenza.
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