Usa: code per il cibo e agricoltori che gettano via latte
Code chilometriche di automobilisti in attesa del loro turno alle banche alimentari e agricoltori che distruggono il surplus di prodotti delle loro coltivazioni e dei loro allevamenti: è un’altra delle contraddizioni dell’America ai tempi del Coronavirus, come documentano le immagini della Cnn.
La pandemia ha lasciato milioni di persone senza lavoro o ha falcidiato il loro stipendio costringendoli, spesso per la prima volta nella loro vita, a fare la fila in una delle food bank che distribuiscono generi alimentari. Le riprese aeree mostrano code di auto di diversi chilometri, dalla Pennsylvania alla California, dal Texas a New York.
Padri di famiglia, donne single, coniugi che hanno avuto la sfortuna di perdere entrambi il lavoro, tutti in macchina ad aspettare pazientemente il sacchetto con i generi alimentari che consentiranno loro di mettere insieme un pranzo e una cena.
Una rete di solidarietà alimentata da organizzazioni non profit come Feeding America, volontari, donazioni. Ma che non intercetta le tonnellate di prodotti agricoli e i milioni di galloni di latte in eccesso distrutti dai «farmer» dopo la chiusura di scuole, mercati, caffetterie. E questo nonostante la richiesta da parte delle banche alimentari sia aumentata del 40%.
Possibile, ci si chiede nel Paese più moderno del mondo, che non ci sia nessuno a livello governativo o privato in grado di evitare questo spreco e di mettere in contatto il mondo di chi non ha nulla da mangiare con quello di chi getta al macero ortaggi e fiumi di latte?
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