Uno bianca: familiari Cc, 'il Pilastro fu strage esemplare'
BOLOGNA, 04 GEN - "Difficile non pensare, di fronte a tanta efferatezza, caratterizzata da una precisa pianificazione e dalla determinazione ad uccidere, che quella del Pilastro fu una strage esemplare, un colpo allo Stato, un'azione con un significato che riporta alla memoria le grandi stragi che hanno insanguinato il nostro paese". Lo dicono i familiari dei tre giovani carabinieri uccisi dalla banda della Uno bianca il 4 gennaio del 1991 al Pilastro di Bologna, Otello Stefanini, Andrea Moneta, Mauro Mitilini, in una nota diffusa per il 34/o anniversario dell'eccidio. I familiari dei tre militari, che nel 2023 hanno presentato un esposto per la riapertura delle indagini chiedendo di accertare complicità e coperture di cui avrebbero goduto i fratelli Savi (condannati all'ergastolo) si dicono "fiduciosi" che il lavoro dalla Procura di Bologna "darà i suoi frutti ed auspichiamo che il muro di omertà, che aveva ostacolato la ricerca della verità, continui a crollare". "Riteniamo doveroso ricercare le responsabilità sui depistaggi e le connivenze di tutte e 103 azioni compiute dalla banda della Uno Bianca, lo si deve a tutti i feriti ed i caduti di questi sette lunghi anni di terrore, ma soprattutto perché eventuali complici e mandanti ancora liberi rappresenterebbero una seria minaccia per la democrazia del nostro paese", aggiungono.
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