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Università di Torino, finisce l'occupazione dei pro Palestina

Striscioni per l'occupazione da circa un mese, da parte degli studenti Pro Palestina, della facoltà di fisica dell'università. Torino 10 giugno 2024 ANSA/TINO ROMANO
Striscioni per l'occupazione da circa un mese, da parte degli studenti Pro Palestina, della facoltà di fisica dell'università. Torino 10 giugno 2024 ANSA/TINO ROMANO
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TORINO, 20 GIU - Finisce l'occupazione all'Università di Torino. Gli studenti pro Palestina, che da più di un mese occupavano gli spazi di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, e di Fisica per chiedere la rescissione degli accordi tra ateneo torinese e istituzioni e università israeliane, smontano le tende e lasciano che studenti e docenti tornino nelle aule per riprendere le attività didattiche. "Gli spazi occupati sono rientrati nella disponibilità dell'Ateneo", annuncia l'università in una nota "Nelle prossime ore - si legge più avanti - sarà prontamente verificato lo stato di tutti i locali interessati dall'occupazione e, laddove necessario, si avvierà immediatamente il ripristino della piena funzionalità e sicurezza di tutti i locali, così da consentire la ripresa regolare delle attività di didattica e ricerca e del lavoro tecnico amministrativo." "In queste settimane difficili, l'Istituzione ha mantenuto una linea ferma e aperta al confronto non soltanto negli spazi deputati degli organi collegiali, ma anche attraverso un'assemblea che ha coinvolto tutte le rappresentanze studentesche", aggiungono da UniTo e sottolineano "nel rispetto di questo confronto l'università intende portare avanti gli impegni assunti dal Senato e dal Cda". La mobilitazione studentesca però non si ferma, come annunciano i protagonisti dell'occupazione sui loro canali social "Palazzo Nuovo chiude, ma la mobilitazione continua. Oggi ce ne andiamo sicuri che in questo mese abbiamo aperto e trasformato Palazzo Nuovo", scrivono.

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