Italia e Estero

Una donna al vertice del Centro Meteomont dei carabinieri

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ROMA, 21 GEN - Sarà una donna a guidare il Centro Nazionale Meteomont dei carabinieri. La nuova comandante della specialità dell'Arma impegnata sul fronte della prevenzione del pericolo valanghe Emanuela Gini, tenente colonnello e esperta sciatrice, da sempre appassionata di montagna e ambiente. Laureata in "Scienze Biologiche", Gini ha all'attivo un master di secondo livello in "Sicurezza Ambientale" e un dottorato di ricerca in "Biologia Ambientale".E' specialista "sciatore", "osservatore meteonivometrico", "esperto neve e valanghe" e "previsore neve e valanghe" oltre ad essere abilitata allo sci fuori pista ed aver frequentato il corso Q-Gis. Entrata a far parte del disciolto Corpo Forestale dello Stato nel 1996 come atleta del Centro sportivo in virtù dei risultati ottenuti nella specialità di salto con l'asta (primati italiani 1993-94), con l'accorpamento nell'Arma dei Carabinieri ha prestato servizio con il grado di maggiore come comandante al Reparto Biodiversità di Roma (2017-2019) e successivamente fino al 2021 ha assunto diversi incarichi presso il Comando Tutela Forestale e Parchi.Gini subentra al tenente colonnello Vincenzo Romeo congedatosi dopo 16 anni di servizio presso il Meteomont, di cui un anno e mezzo come comandante del Centro. Il Meteomont rappresenta un importante servizio dedicato alla montagna : personale specializzato dell'Arma dei Carabinieri lavora sul fronte della prevenzione del pericolo valanghe svolto su tutto il territorio nazionale attraverso rilevamenti meteo in alta montagna, analisi del manto nevoso e test di stabilità al fine di accrescere la sicurezza dei fruitori dell'ambiente innevato. La rete di monitoraggio e valutazione del pericolo valanghe è composta dal Centro nazionale Meteomont del comando Tutela Forestale e Parchi che certifica e pubblica i dati meteonivometrici e il bollettino di previsione del pericolo valanghe (diffuso tutti i giorni alle 14:00) sul sito https://meteomont.carabinieri.it e sull'App Meteomont. A livello periferico, il Servizio Meteomont è composto da 144 Stazioni Meteonivologiche Tradizionali gestite dai reparti carabinieri forestali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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