Italia e Estero

Un municipio Roma, 'il crocifisso in tutte le scuole'

Studenti del Liceo Massimo d'Azeglio di Torino impegnati nella prima prova degli esami di maturità, Torino, 19 giugno 2024 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Studenti del Liceo Massimo d'Azeglio di Torino impegnati nella prima prova degli esami di maturità, Torino, 19 giugno 2024 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
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ROMA, 10 OTT - Un crocifisso nelle aule. E un concorso per i presepi delle scuole. Queste le risoluzioni arrivate e votate all'unanimità dalla maggioranza di centrodestra nel municipio VI di Roma, il cosiddetto municipio delle Torri che amministra anche Tor Bella Monaca, complicato quartiere della periferia romana. L'assemblea ha dato il via libera all'atto presentato dal consigliere Gabriele Manzo, eletto tra le fila della lista civica di Vittorio Sgarbi, ora in Fratelli d'Italia, che impegna il presidente e la giunta a promuovere nelle scuole l'affissione della rappresentazione di "Gesù Cristo sulla croce". Un atto di indirizzo politico, poiché gli istituti hanno totale autonomia su una eventuale decisione: "I crocifissi nelle scuole non sono e non saranno un'imposizione. Ma rivendico la decisione di dare questa possibilità, alle scuole che vorranno. Oggi abbiamo votato all'unanimità della maggioranza di centrodestra, con Pd e M5s che hanno abbandonato l'aula, l'iniziativa già passata in commissione cultura: in vista del Giubileo dare, nel rispetto dell'autonomia scolastica, a chi vorrà, un crocifisso nuovo da esporre nelle classi", ha detto all'ANSA il presidente del Municipio VI Nicola Franco (FdI). Con un consiglio durato oltre cinque ore, molto critiche le opposizioni: "Il principio di autodeterminazione della scuola e degli studenti è chiaro. Il solito atto pretestuoso che arriva in un assemblea che non ha nessuna competenza diretta, quella del Municipio", ha detto il capogruppo del Pd in Municipio VI, Fabrizio Compagnone. Ad esprimersi sul tema anche i presidi. "Come previsto dalla legge si lascia alle scuole l'autonomia della scelta e non si tratta di un'imposizione", afferma la dirigente scolastica del liceo Edoardo Amaldi, Maria Rosaria Autiero. Se ci sarà "una richiesta ufficiale" allora la valutazione spetterà agli "organi collegiali", ha precisato la preside che descrive l'ambiente nel suo liceo come "sereno e pluralista". E a ricordare l'importanza di una "scuola pluralista e multiculturale e multireligiosa", dove diversi alunni sono musulmani e non solo, è il dirigente dell'Istituto comprensivo in Via Acquaroni, Guglielmo Caiazza: "Accettiamo l'invito ma riconosciamo la laicità della scuola italiana e la multiculturalità".

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