Un italo-olandese è morto mentre combatteva contro l’esercito russo a Kharkiv
Un italo-olandese è morto mentre combatteva contro l’esercito russo a Kharkiv, in Ucraina. Il foreign fighter si chiamava Benjamin Giorgio Galli, aveva 27 anni ed era originario del Varesotto, anche se si era trasferito da tempo in Olanda.
Galli si era arruolato con la brigata internazionale che combatte al fianco delle forze di Kiev all'inizio di marzo e si trovava nella zona a sud di Karkhiv quando è stato ucciso durante un bombardamento. Galli è morto all'ospedale di Kiev, dove si trovano ora i suoi genitori, padre italiano e madre olandese, per riportare la sua salma a casa.
«È morto da eroe», ha detto il padre Gabriel Galli agli amici di Winterswijk, città olandese di 30mila abitanti al confine con la Germania dove risiedeva, e di Bedero Valcuvia, un piccolo paese a nord di Varese dove è cresciuto. Lo scorso 13 settembre il padre aveva scritto sul suo profilo Facebook: «Mio Figlio Benjamin G. Galli 27\01\95. Nominato eroe in azioni di guerra! Ci ha salutati diicendo fate i bravi. Quando ritorno mi faccio un anno di vacanza».
Da Winterswijk, Benjamin Giorgio Galli aveva attraversato la Germania e poi la Polonia per arruolarsi nella Legione Internazionale di difesa dell'Ucraina come olandese. Grande appassionato di soft air, Benjamin Galli aveva deciso poco dopo lo scoppio della guerra di andare a combattere, postando sul suo profilo alcune foto in divisa e con le armi in mano. «Era convinto di andare a combattere una guerra dalla parte giusta, contro un'invasione illegittima», spiegano i suoi genitori. «Lo zio migliore del mondo, mi manchi», ha scritto la sorella Anna, ricevendo le condoglianze nei commenti. «Ti voglio bene, sarai sempre nei miei pensieri, il tuo sorriso sarà nelle mie preghiere, fratello Ben, eroe dell'Ucraina», ha scritto in inglese un suo commilitone sotto l'ultimo post del suo profilo Facebook.
Galli è la seconda vittima italiana accertata in Ucraina, anche se il numero dei foreign fighter deceduti provenienti dal nostro Paese è incerto, così come quelli che ancora stanno combattendo con l'esercito di Kiev. A fine marzo, era stato ucciso probabilmente con una bomba a mano Edy Ongaro, detto Bozambo, miliziano di origine veneta di 46 anni che da otto combatteva con le forze separatiste del Donbass. In una nota inviata ad aprile dal ministero della Difesa russo a palazzo Chigi resa nota dal Corriere della Sera riportava che c'erano 61 «mercenari» italiani, di cui 10 ritornati in patria e 11, invece, morti in battaglia, ma non è mai arrivata nessuna conferma su quelle cifre da parte da parte del governo italiano.
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