Ucraina, scoperto un nuovo massacro di civili a Makariv
Dopo Bucha e Kramatorsk, in Ucraina è stato scoperto un nuovo massacro: 133 cadaveri di persone torturate sono stati ritrovati a Makariv, nella regione di Kiev.
Il governo ucraino denuncia un «nuovo mostruoso attacco» contro la popolazione civile, e il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba annuncia la creazione di «un archivio online per documentare i crimini di guerra della Russia».
«Non riesco più a piangere» ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha assicurato che i criminali non sfuggiranno alla giustizia. Ma Bucha, Kramatorsk e Makariv non sono gli unici casi. Man mano che le truppe russe si ritirano dal nord dell’Ucraina, vengono scoperti nuovi massacri: in un villaggio nei pressi di Izium, le autorità hanno scoperto i corpi di civili bruciati vivi dopo essere stati torturati, fra i quali anche un bambino.
Cosa succede oggi
Per oggi sono previsti 10 corridoi umanitari per evacuare le popolazioni civili dall'Est dell'Ucraina, ma la situazione resta disperata a Mariupol, la città martire circondata dai russi dall'inizio dell'invasione: i russi stanno bloccando da un giorno otto bus di civili in fuga.
Le previsioni dell’intelligence
Secondo il bollettino quotidiano dell'intelligence britannico, nelle ore e giorni seguenti dovrebbero aumentare gli attacchi russi a supporto delle operazioni nel Donbass, ma la resistenza ucraina continua ad ostacolare le ambizioni russe di stabilire un corridoio via terra tra questa regione e la Crimea. Serghej Markov, direttore dell'Istituto di Ricerche politiche di Mosca, già deputato e uomo di fiducia di Putin, ammette che gli obiettivi russi sono cambiati: «Il piano iniziale era uno Stato neutrale nella forma di una Repubblica Ucraina federale associata all'Unione Russia-Bielorussia - ha detto in un'intervista a La Repubblica -, ora è annettere le regioni più russofone», il che porterebbe a «un territorio ucraino, ma ridotto», con Zelensky che «potrebbe restare a capo di questo pezzetto di Ucraina filoamericana», anche se «credo che verrà ucciso prima».
L'Ucraina punta a entrare nell'Ue entro l'estate
Intanto l'Ucraina ha detto che prevede di ottenere lo status di Paese candidato per l'Unione Europea a giugno, come ha annunciato la vice premier per l'integrazione europea ed euro-atlantica, Olga Stefanishyna.
L’Italia riapre l’ambasciata a Kiev
L'Italia diventa uno dei primi Paesi che riapre la sede della sua ambasciata a Kiev, dopo aver spostato le sue attività a Leopoli a causa del progresso delle truppe russe. «Riapriremo subito dopo Pasqua», ha assicurato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, aggiungendo che «siamo stati gli ultimi ad andare via da Kiev e saremo tra i primi a tornarci». Di Maio ha sottolineato inoltre che è necessario «intensificare il pressing diplomatico per portare Putin al tavolo della mediazione e arrivare intanto a un cessate il fuoco».
Una data simbolica per i russi
Secondo fonti ufficiali statunitensi ed europee citate dalla Cnn, i russi si sentono sotto pressione perché devono ottenere una vittoria in Ucraina entro il 9 maggio, data in cui la Russia celebra la vittoria sui nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Le fonti osservano che le forze russe si stanno riorganizzando e puntando sull'Est e Sud dell'Ucraina perché li considerano obiettivi più piccoli e più raggiungibili rispetto alla conquista di tutto il Paese. La pressione di una scadenza il 9 maggio, sottolineano i funzionari, potrebbe tradire i russi e portarli a commettere errori, ma potrebbe anche spingerli a compiere altre atrocità come quelle di Bucha e Kramatorsk.
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