Ucraina, il viaggio del GdB: la bambina dai capelli biondi
Il racconto di Nuri Fatolahzadeh, giornalista del Giornale di Brescia, che è in viaggio verso la Polonia con un gruppo di volontari di Folzano che hanno organizzato una delle numerose raccolte di beni di prima necessità per i profughi in fuga dall’Ucraina.
Una bimba - capelli biondissimi e sguardo basso, 11 anni al massimo - procede a passo lento, quasi controvoglia. È sola. Tra le mani stringe le bretelle della custodia della sua chitarra, unico bagaglio (oltre a una piccolissima sacca) che porta con sè e al quale quasi si avvinghia, gelosamente.
Dall’altra parte della cancellata verde, ad attenderla c’è la nonna: l’abbraccio è lunghissimo e triste, ma basta per fare alzare la testa alla piccola che ora è al sicuro, in Polonia. Senza mamma e papà, ma con la chitarra che le ricorda la sua storia, le ricorda casa.
Come quell’abbraccio con la nonna, in lacrime e piena di sospiri. Perché sui gruppi Telegram si racconta che i morti sono molti di più rispetto a quelli ufficiali. E ora le famiglie si affannano disperatamente a cercare notizie.
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